Giuseppe Felice Beninati è stato arrestato giovedì dai carabinieri. Secondo gli inquirenti avrebbe ferito a colpi di pistola un 42enne pregiudicato durante quella che gli stessi militari dell'Arma hanno definito «una notte di follia» che ha coinvolto una cinquantina di persone
Trapani, fermato 19enne per la rissa a Sant’Alberto Accusato di tentato omicidio, si indaga sul motivo
Sarebbe stato un 19enne già noto alle forze dell’ordine a sparare contro un pregiudicato, ferendolo alla coscia sinistra, durante la mega rissa esplosa in strada, lo scorso venerdì 14 ottobre, nel quartiere Sant’Alberto di Trapani. I carabinieri del nucleo operativo hanno fermato Giuseppe Felice Beninati, deve rispondere dell’accusa di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di pistola.
I militari hanno impiegato sei giorni per rintracciare il giovanissimo che avrebbe avuto un ruolo centrale in quella che gli stessi carabinieri definiscono «una notte di follia». La rissa era scoppiata nella serata di venerdì in via Michele Amari. A prenderne parte una cinquantina di persone di due opposte fazioni. Mentre molti altri residenti erano scesi in strada per assistere alla scena.
Nella ressa Beninati, che si era armato di pistola, avrebbe esploso alcuni colpi contro C.S.G., 42enne con numerosi precedenti alle spalle. Al momento degli spari la folla si è dileguata, lasciando a terra l’uomo sanguinante, trasportato poi al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate e ricoverato in prognosi riservata nel reparto di chirurgia. Per tutta la sera le forze dell’ordine hanno presidiato la zona per evitare che si potessero riaccendere nuovi tafferugli.
Il 19enne è stato fermato nel pomeriggio del 20 ottobre, su disposizione del sostituto procuratore di Trapani, Franco Belvisi, titolare dell’indagine. Ancora in fase di approfondimento la causa scatenante del litigio. «Tuttavia – precisano dall’Arma – le indagini hanno permesso di raccogliere, nei confronti del giovane, numerosi e inconfutabili elementi di colpevolezza quale autore degli spari».