Giovani affetti da disabilità e donne vittima di violenza da un anno lavorano a San Cataldo. Adesso il progetto va oltre. «Fino a questo momento si sono mossi dentro le mura di Un posto tranquillo, questa è un’esperienza extracurriculare a partire dalla quale spiccare il volo in questo mestiere»
In trasferta i ragazzi del primo ristosolidale d’Italia A S.Vito Lo Capo «primo passo verso l’autonomia»
Ve li ricordate? Sono i ragazzi speciali di Un posto tranquillo, il locale che a San Cataldo sta riscrivendo le regole sul personale nel mondo della ristorazione. Ragazzi affetti da disabilità e donne vittima di violenza sono la squadra d’assalto del primo ristosolidale d’Italia. Adesso le brigate di sala e cucina guidate dal maitre Giuseppe Pinzino e dal giovane chef Ennio La Rosa vanno in trasferta. Oggi e domani, infatti, i ragazzi di Un posto tranquillo saranno ospiti del noto ristorante Thaam di San Vito Lo Capo, gestito dalla chef Piera Spagnolo. Antonio La Porta e Giuseppe Mazzola in sala, e Michele Riggi ai fornelli, comporranno la sezione speciale (come amano definirla i promotori dell’iniziativa) del ristorante trapanese, per una due giorni di cucina e solidarietà.
«Anche se nel Trapanese la gente non è abituata – afferma Spagnolo – sono molto fiduciosa: i ragazzi hanno reagito benissimo fin dal primo momento: sono socievoli, scherzano e ridono. Per loro è senza dubbio un’esperienza nuova, mentre per noi rappresenta un’altra sfida per permettere loro di integrarsi sempre di più». Il 17 e 18 ottobre, dunque, rappresentano simbolicamente due giorni molto significativi per la riconsiderazione sociale e professionale dei soggetti affetti a vario titolo da disabilità.
«Sono entusiasta che il progetto sia andato in porto – prosegue La Rosa – perché per noi significa aggiungere un tassello in più alla formazione di questi ragazzi. Fino a questo momento si sono mossi esclusivamente entro le mura di Un posto tranquillo, adesso si apre un nuovo scenario davanti ai loro occhi: quello di un’esperienza extracurriculare a partire dalla quale spiccare il volo nell’ambito di questo mestiere. La cosa straordinaria è che per la prima volta due ristoranti di due province diverse collaborano in vista di un unico obiettivo. Abbiamo già varie prenotazioni, adesso mi aspetto un bel successo in termini di partecipazione».
Per La Rosa la soddisfazione è doppia. «Piera è una delle mie maestre, da lei ho imparato tanto; adesso ho la possibilità di portare alla sua corte uno dei miei allievi». «È il primo passo verso l’autonomia professionale – affermano i promotori – e verso la consapevolezza, da parte dei ragazzi e delle loro famiglie, delle loro capacità e delle reali competenze acquisite in questi mesi, grazie alla costante formazione dello staff e dei tutors del ristosolidale. Questa non sarà un’esperienza isolata». A questo proposito, Piera Spagnolo aggiunge: «L’anno prossimo Ennio mi manderà alcuni dei suoi ragazzi per uno stage completo, da qui potrebbe scaturire la decisione di assumere anche qui ragazzi con disabilità e donne vittima di violenza».
Appuntamento, quindi, stasera e domani sera al Thaam di San Vito Lo Capo, per due serate all’insegna dell’ottima cucina e della solidarietà, quella concreta. Per informazioni e prenotazioni Thaam in Via Duca Degli Abruzzi, 32 a San Vito Lo Capo (Tp): 327.6989383, 320.2998896 o 0934.58.01.88 ; mail: althaam@libero.it; sito web: Unpostotranquillo.it.