L'obiettivo dell'appuntamento è tenere accesi i riflettori sul patrimonio urbano. E nei due luoghi protagonisti nel capoluogo etneo si terranno fino a stasera laboratori, mostre e conferenze. «I cittadini non devono solo ammirare ma anche produrre bellezza», dice Elvira Tomarchio del Comitato Antico Corso
The big draw, festival internazionale del disegno in città Eventi al Bastione degli Infetti e al museo Emilio Greco
Arriva anche a Catania The big draw, il festival internazionale del disegno che viene proposto contemporaneamente in più luoghi con l’obiettivo di tenere i riflettori accesi sui beni comuni urbani. Protagonisti degli appuntamenti etnei – oggi in chiusura – sono il museo Emilio Greco e il Bastione degli Infetti. In quest’ultimo luogo il Comitato Antico Corso – che lo cura da anni – ha organizzato Io di/segno, iniziato domenica 9 ottobre e che si concluderà stasera. Il tutto all’interno del programma The big draw.
La prima giornata ha registrato la presenza di circa settanta persone e la collaborazione di diverse realtà locali. Il Comitato Antico Corso in primis, appoggiato da Comune di Catania, Fai, museo Emilio Greco, Fondazione e Ordine degli architetti catanesi, i ragazzi di Hackspace che hanno realizzato il sito del Bastione e museo Tattile Borges. E ancora, l’orto botanico di via Etnea, in cui sarà possibile passeggiare con il direttore Gian Pietro Giusso Del Galdo alla ricerca dell’ispirazione giusta per i disegni da realizzare una volta rientrati al Bastione. Lì nel pomeriggio si terrà una festa conclusiva con l’esposizione di tutte le opere e la possibilità di visitare la mostra di disegni Steam curata dal collettivo Zazzamita. Ammirando pure le immagini del Bastione della campagna Fai I luoghi del cuore 2016.
Fondamentale anche il supporto di alcuni artisti siciliani che hanno messo a disposizione di grandi e piccoli il loro sapere. Il Bastione degli Infetti «evoca un luogo sicuro e rappresenta la riappropriazione di uno spazio comune in cui la gente può dedicarsi all’arte e alla cultura, esprimere sensazioni ed emozioni, e sentirsi parte di una comunità», afferma il presidente del Comitato Antico Corso Salvatore Castro.
Tanti gli appuntamenti in programma per oggi, a partire dalle 9.30. Al Bastione degli Infetti si svolgeranno laboratori di modellazione, disegno e pittura a cura dell’esperto di ceramica Alfio Asero e di Katia Aiello e Giovanna Tomasello, un incontro sulle geometrie della natura curato da Roberta Renna, uno sulle immagini con Lucia Spada e due incontri con Luca Grasso, responsabile dello showroom Frammenti di luce del Polo tattile multimediale. E Salvatore Castro, presidente del Comitato Antico Corso, che parlerà di espressioni sensoriali e segni dell’invisibile. Al museo Emilio Greco, nel frattempo, si terrà il workshop Di/Segno la città, a cura di Gabriella Marra e Mariangela Cosentino, uno sui fumetti tenuto da Chiara Filincieri del collettivo Zazzamita e un laboratorio pittorico con Anna Nolfo.
Occasione che permette di accendere i riflettori sia sul museo Emilio Greco che sul Bastione. Quest’ultimo noto alle cronache anche per la campagna di promozione del Comitato che lo ha candidato tra i Luoghi del cuore Fai. Il primo tentativo risale a due anni fa, ma «quella partita ormai è chiusa – spiega Castro – perché, anche se siamo stati effettivamente nominati tra i Luoghi del Cuore, occorreva che entro il 2015 la proprietà ci desse il via libera per ottenere il finanziamento di 30mila euro da investire in opere di miglioria o per la pubblicizzazione attraverso la cartellonistica». Un sì che non è mai arrivato, anche se i volontari non si arrendono e ci ritentano anche quest’anno, puntando a un micro finanziamento da destinare alla pubblicità.
«L’attenzione per il Bastione c’è – dice Castro – ma dobbiamo rinfrescarla continuamente perché non è un luogo di passaggio e non è sponsorizzato in modo adeguato da nessun ente pubblico». Diventa quindi essenziale portarci le persone, in modo che possano conoscerlo, affezionarcisi e quindi tornarci. Dello stesso parere è anche Elvira Tomarchio, altra importante componente del gruppo che opera all’antico Corso, che racconta dell’atmosfera positiva che si è creata con questa iniziativa e sottolinea l’importanza di «ricominciare a disegnare per lasciare il proprio segno, per essere non solo cittadini che consumano arte e bellezza, ma che le producono in prima persona».