Il polo - da un'idea della Srr Palermo est - potrebbe essere al servizio dei 32 comuni dell’area Termini-Madonie per il trattamento a freddo dei rifiuti con separazione delle varie componenti
Caltavuturo, impianto per trattamento a freddo dei rifiuti Il progetto sarà al centro di un incontro sabato prossimo
Un polo impiantistico al servizio dei 32 comuni dell’area Termini-Madonie per il trattamento a freddo dei rifiuti con separazione delle varie componenti (umido, carta, cartone, plastica, vetro, alluminio e altri materiali). Questa l’idea della Società regolamentazione rifiuti (Srr) Palermo est che sarà oggetto di approfondimento nella assemblea cittadina convocata dall’amministrazione comunale sabato 8 ottobre, alle 18, nel salone convegni di Palazzo Bonomo. Alla riunione parteciperanno tecnici esperti ai quali potranno essere rivolte domande e chiarimenti. L’ipotesi dell’azienda sarebbe quella di creare la struttura in un sito nel territorio di Caltavuturo, precisamente in contrada Gangitani, poco prima di Tremonzelli, lato sotto ss 120 e ci sarebbe già l’intesa con i proprietari del terreno. I comuni del comprensorio producono circa 75 mila tonnellate l’anno di rifiuti.
Attraverso il trattamento si selezionerebbe il materiale nobile della frazione secca, la produzione di compost dalla frazione umida per l’utilizzo in floricoltura, vivaismo e agricoltura in genere e la produzione di biogas metano dopo il trattamento in assenza di ossigeno dell’umido. Il biogas metano potrebbe essere messo in rete o utilizzato per l’alimentazione dei veicoli a metano o trattato per produrre energia elettrica. Alla fine di tutto questo rimarrebbe un’esigua quota di rifiuti (circa il 5-10 per cento) da portare nella discarica di Balza di Cetta in territorio di Castellana. Tutta l’impiantistica e l’intero processo produttivo dovrebbero svolgersi all’interno di capannoni al chiuso.
L’area dell’impianto dovrebbe essere circondata da siepe alta e alberi di alto fusto. L’impianto per come è congegnato non dovrebbe dar luogo a cattivi odori né a emissioni oltre i valori minimi per essere considerati nella gamma delle emissioni inquinanti. La creazione del polo impiantistico dovrà essere sottoposto al parere degli organi competenti ed essere accompagnata da un sistema di garanzie e di controlli che veda partecipi i cittadini e che comunque recepisca osservazioni e paletti nel merito del progetto e della gestione dell’impianto, da parte del Comune di Caltavuturo.