Arriverà a metà settembre la terza edizione dell'evento che unisce tutte le arti di strada nello scenario suggestivo di piazza Federico di Svevia. Oggi alle 21.30 molti artisti, tra cui gli attori acrobati Nando e Maila, daranno vita a uno spettacolo per aiutare l'associazione organizzatrice nel suo progetto
Torna l’Ursino Buskers Festival di Gammazita Stasera festa per finanziare la manifestazione
In soli due anni si è conquistato un posto tra gli eventi catanesi più attesi, coinvolgendo 20mila persone il primo anno e 35mila il secondo. E in questi giorni è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per la terza edizione di Ursino Buskers Festival, l’evento dedicato agli artisti di strada organizzato dall’associazione culturale Gammazita, che si terrà il 16, 17 e 18 settembre nel quartiere dove sorge il castello Ursino, in piazza Federico di Svevia.
Ma questa volta il divertimento arriva in anticipo, con la seconda festa di autofinanziamento in programma per questa sera, alle 21.30, che si svolgerà tra il castello Ursino e la sede di Gammazita. Ospiti d’onore gli attori-acrobati bolognesi della Compagnia Nando e Maila, che si esibiranno a cappello con il loro spettacolo Sconcerto d’amore – acrobazie musicali di una coppia in dis-accordo. Un’esibizione che contribuirà al finanziamento di quello che è nato come il «festival dei cittadini» e che quest’anno riserva tante novità, come la conquista di uno spazio nuovo. Dopo il successo riscosso da piazza Maravigna l’anno scorso, per la nuova edizione i ragazzi dell’associazione hanno invaso anche il retro del Castello Ursino. «Solitamente gli artisti si esibiscono di fronte all’ingresso principale – spiegano – ma quest’anno a far scoprire al pubblico il lato posteriore ci penseranno giocolieri e clown con le loro esibizioni».
Un’altra novità riguarda il bando lanciato dall’associazione per due residenze dove ospitare gli artisti che avranno a disposizione alloggio e palestra per potersi allenare e svolgere attività in linea con quelle portate avanti da Gammazita nel quartiere di San Cristoforo. Al di là del successo della tre giorni, infatti, l’obiettivo del festival è «creare un movimento attivo tutto l’anno, una scuola di arti performative con laboratori e spettacoli». Ma in questi giorni l’attenzione è tutta concentrata su artisti nazionali e internazionali, video mapping, marionette e musica che fanno parte del programma della terza edizione, a cui mancano le ultime chicche per essere completo. Oltre, naturalmente, all’immancabile sostegno dei catanesi, che già nelle prime due edizioni hanno manifestato interesse nei confronti dell’appuntamento. Chi vorrà potrà sostenere l’evento già durante la festa di stasera, ammirando l’esibizione di Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani – in arte Nando e Maila.
«Sono degli artisti straordinari – dicono i ragazzi di Gammazita – ed è una grande occasione averli a Catania». Città in cui la coppia – insieme dal ’99 – porta per la prima volta lo spettacolo di circo moderno o circo teatro in cui si intrecciano musica, teatro e arte circense, all’insegna della comicità. Di Taranto lui, di Jesi (Ancona) lei, i due si sono conosciuti al Dams di Bologna e, dopo aver frequentato un corso, hanno cominciato a lavorare in coppia unendo il talento per la musica di Nando con quello per il teatro di Maila.
Nel concerto molto particolare che presenteranno al pubblico catanese, trasformano la struttura autoportante dove sono appesi trapezio e tessuti aerei, in una sorprendente orchestra di strumenti, esibendosi con numeri da circo e stabilendo un contatto con gli spettatori. E questo avviene in strada come nei teatri, dove la coppia si esibisce nel periodo invernale. «Provenendo dal teatro di strada – chiarisce Nando – abbiamo comunque l’esperienza che ci permette di portare lo spettacolo nelle piazze, dove interagiamo anche con gli agenti esterni e facciamo i conti con la condizione di non silenzio». In Sicilia si sono già esibiti al Valdemone Festival di Pollina, mentre tra qualche giorno faranno tappa a Scoglitti. «Facciamo volentieri un salto a Catania per appoggiare il festival», conclude Nando. Anche perché il successo dell’Ursino Buskers era già arrivato alle loro orecchie. Motivo che li ha spinti ad accettare senza indugi l’invito a tornare sull’isola.