Quindici multe il primo giorno e otto il secondo giorno. Sono 23 in totale le contravvenzioni che la polizia municipale ha effettuato contro chi non differenzia la spazzatura in maniera corretta. È così che si è aperta la nuova fase del progetto sperimentale Catania rinasce, che ha fatto arrivare la raccolta differenziata porta a porta nella zona che va da via Rosso di San Secondo al viale Vittorio Veneto, e da via Caronda a viale Regina Margherita, viale XX settembre e corso Italia. A metà giugno era arrivato l’annuncio che sarebbero stati appiccicati sui sacchetti i bollini rossi con la scritta «Rifiuto non conforme». Solo il preludio al nuovo sistema di sanzioni.

«Al momento del prelievo della spazzatura – spiega il Comune – gli operatori, nel verificare il conferimento da parte dei cittadini, possono non ritirare i rifiuti per una delle seguenti motivazioni: materiale conferito non conforme o miscelato con altri materiali». Per esempio piatti di ceramica inseriti nella raccolta del vetro, carta e plastica buttati insieme, sacchetti non compostabili usati per gettare via la frazione organica o, in ultimo, il mancato rispetto del calendario fissato per il conferimento. Tutti fattori che contribuiscono alla non riuscita della raccolta. E che rendono necessaria, assieme a una migliore comunicazione da parte di Palazzo degli elefanti, anche una maggiore attenzione da parte dei cittadini.

Secondo le disposizioni dell’amministrazione, la spazzatura organica va gettata il martedì, il giovedì e il sabato; carta, cartone e cartoncino devono essere buttati il mercoledì; la plastica e il metallo il venerdì; il vetro la domenica; i rifiuti indifferenziati il lunedì. Date e orari, però, non sarebbero stati spiegati a sufficienza alla cittadinanza. Un dato che risulta evidente dai marciapiedi del centro città invasi dalla spazzatura, come più volte documentato da MeridioNews. «Il servizio effettuato – spiega una nota dell’ufficio stampa del Comune di Catania – ha consentito di individuare alcuni interventi migliorativi». Con l’obiettivo, prosegue il comunicato diffuso alla stampa, che i controlli «possano non individuare comportamenti sanzionabili».