Edito dalla casa editrice Villaggio maori, lo ha scritto Agata Pasqualino, giornalista e fondatrice di MeridioNews. «Ho voluto raccontare le storie delle persone al di là del crack della società - racconta l'autrice - Era importante spiegare anche questo aspetto». La prima presentazione è fissata per oggi a Librino
Via con Wind Jet, in un libro la storia della compagnia «Un capitolo ancora aperto, non solo per i lavoratori»
Via con Wind Jet. È il titolo del libro-inchiesta sulla più grande compagnia aerea low-cost siciliana, a quattro anni dall’ultimo volo. Un lavoro che mischia la storia dell’azienda di Antonino Pulvirenti con quelle dei lavoratori che hanno messo le ali all’Isola e che, nonostante gli anni passati dal crack, ancora si emozionano a parlarne. Pubblicato dalla casa editrice Villaggio maori, a scriverlo è Agata Pasqualino, giornalista e fondatrice di MeridioNews, che sin dall’inizio ha raccontato di Wind Jet e delle vite che c’erano dietro. «Le storie di chi è rimasto a terra con la compagnia sono quelle che ho sempre tentato di spiegare – racconta Pasqualino – Adesso, anni dopo, è stato più facile trovare persone che volessero raccontarmele con nome e cognome. Ma mentre li intervistavo le emozioni erano ancora vive: la gioia, il dolore, la rabbia».
L’idea del volume, che sarà presentato per la prima volta alla Librineria del campo San Teodoro liberato oggi alle 18, nasce l’11 agosto 2014. Un articolo pubblicato su questa testata racconta la storia dei dipendenti due anni dopo l’ultimo decollo. «Mi hanno contattata dalla casa editrice perché il pezzo era piaciuto molto e avevano pensato che potesse essere approfondito – racconta l’autrice – Io ho accettato, ho ripreso i contatti con le persone che sentivo abitualmente e a conoscere persone nuove che volessero raccontarmi aspetti diversi della stessa storia». Poi, però, la sua vita è cambiata. È rimasta incinta di Paolo, il bimbo che porta il nome del giudice Borsellino, «e per nove mesi non sono riuscita a lavorare. Quando Paolo è nato ho pensato a lui a tempo pieno per un po’», sorride, finché alla fine del 2015 ha ripreso in mano il progetto del libro.
Tra i ringraziamenti ce n’è uno proprio al neonato, «che è stato così buono da farmi scrivere e da permettermi di finire il libro a febbraio». Di grossi ostacoli non ce ne sono state. «I lavoratori mi hanno aperto il loro cuore – dice Agata Pasqualino – Ma mentre li intervistavo vedevo la difficoltà con la quale ricominciavano a parlare di quell’argomento, per molti è stato difficile. Sono sicura che per loro sia stato un momento importante». Nel libro i capitoli mettono insieme la cronaca, la burocrazia, le date e la storia. «Una vicenda che ha bisogno di tanti dettagli, perché è fatta di molti numeri». Che vengono spiegati anche a partire dai dettagli più personali. «Comincio dalla fine, raccontando l’ultimo viaggio di un’assistente di volo – continua la giornalista – Ma anche per spiegare la nascita di Wind Jet mi riferisco a una storia personale, quella del primo volo di una delle lavoratrici che ha risposto alle mie domande. Persone che per noi che volavamo su Wind Jet spesso erano solo personaggi con la divisa con cui lamentarsi dei disservizi, che c’erano ed erano tanti».
L’intricata vicenda della low-cost etnea, in realtà, non può ancora dirsi conclusa. Pochi giorni fa Antonino Pulvirenti è uscito dagli arresti domiciliari: per il crack della compagnia aerea è sotto inchiesta per bancarotta fraudolenta. «Secondo la procura, la chiusura di Wind Jet non è stata una cosa fisiologica dovuta alla difficoltà di andare avanti – precisa Agata Pasqualino – Forse dietro ci sono altre cause, che dovranno essere dimostrate in un eventuale processo». Solo un’altra delle vicissitudini giudiziarie dell’imprenditore che è passato «dall’essere un eroe a uno dei personaggi più odiati di Catania». Soprattutto per via delle partite che ha ammesso di aver tentato di combinare nel corso di un campionato di serie B del Calcio Catania, la squadra di cui è patron. «Ho dedicato un capitolo anche a lui, perché era importante spiegare anche questo aspetto e la sua parabola».
Proprio in questi giorni le storie di molte delle persone che lavorano per Wind Jet hanno cominciato una nuova fase delle loro vite. «Alcuni sono tornati a volare – conferma Pasqualino – Mi hanno detto che hanno portato con sé il libro per leggerlo in attesa di arrivare nelle città di destinazione dei loro nuovi lavori». Quelli per cui è stato più difficile ricominciare sono stati soprattutto i tecnici e gli assistenti di volo. Per i piloti, invece, spesso si sono aperte le porte dell’estero, dove è stato più semplice trovare un impiego. E nel libro lo raccontano. Via con Wind Jet, per il momento, è solo in versione cartacea: può essere richiesto in tutte le librerie, o acquistato nella sede della Villaggio maori, in via Anzalone a Catania. O può essere preso online, senza costi di spedizione. «La mia percentuale delle vendite di oggi alla Librineria ho scelto di donarle alla campagna dei Briganti rugby di Librino – conclude Agata Pasqualino – Sono convinta anche io che loro si meritino un prato, così ho deciso di dare il mio contributo, per quanto piccolo e simbolico».