Busto Paolo Borsellino in piazza Bellissima «Stele rimane vuota, qui regna il degrado»

Doveva essere ricollocato al più presto ma sulla stele di piazzetta Bellissima, a Pallavicino, non c’è traccia del busto dedicato a Paolo Borsellino. Donato dai ragazzi dell’Istituto alberghiero intitolato al magistrato, è stato sottratto circa un anno fa. Il Comune di Palermo aveva quindi affidato all’Accademia di Belle Arti, tramite concorso interno, il rifacimento dell’opera scultorea dedicata al giudice ucciso.

Dopo molti mesi però «non c’è alcuna traccia del busto» segnalano dall’associazione Comitati Civici che al tempo in cui era stata sottratta la scultura aveva iniziato a raccogliere fondi per commissionare l’opera e poterla così rimettere al suo posto. Dall’Accademia fanno sapere che le pratiche amministrative sono state tutte espletate, resta da vedere a che punto è la realizzazione della scultura.  Inoltre lo spazio verde che circonda l’area dove sorge la stele è spesso sommerso dalle erbacce, mentre tutto intorno la spazzatura si accumula ai bordi dell’aiuola, con rifiuti ingombranti sparsi per terra. «Non è così che si onorano i nostri eroi  – dicono ancora dall’associazione  – se si dedica una strada o una piazza ad un grande uomo che ha dato la vita per la legalità, bisogna che tale luogo venga rispettato».

A stretto giro di posta, dopo la segnalazione al sindaco Orlando, è intervenuta la Reset che ha tolto le erbacce e ripulito l’area. Rimangono però da eliminare ancora i cumuli di rifiuti. Inoltre una parte di una palma washingtonia è bruciata dopo un recente rogo di immondizia. «Vogliamo che la villetta sia mantenuta in ordine scrive infine l’associazione al sindaco  –  che il busto venga posto sulla stele e che il luogo venga protetto e monitorato, per evitare ulteriori atti vandalici».

L’anno scorso, il giorno dell’anniversario della morte del giudice, una delegazione di cittadini si è recata nella villetta per deporre un mazzo di fiori in quel luogo «così ricco di significati per la borgata, in una piazza dedicata ad un altro martire, Giovanni Bellissima, morto durante l’adempimento del proprio dovere», dice Giovanni Moncada presidente dell’associazione. Con loro c’era anche la sorella del vice brigadiere, medaglia d’oro al valore civile.


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