Molti gli attori coinvolti per trovare la quadra. Attualmente considerati alla stregua dei pub per l'uso dell'amplificazione, potrebbero avere la stessa disciplina normativa degli artigiani, con l'estensione del regolamento previsto per questi ultimi, o una simile. E, a sorpresa, spunta un nuovo consulente per il Comune, il sosia di Modugno
Artisti di strada ancora in piazza per protesta «Non c’è un regolamento, siamo clandestini»
Da un lato ci sono gli artisti di strada che vorrebbero, per la loro categoria lavorativa, un regolamento comunale che esuli dall’ordinanza sulla movida e che permetta loro di utilizzare l’amplificazione – cosa che, appunto, in questo momento gli è stata vietata perché sono stati messi sullo stesso piano dei pub. Dall’altro lato c’è l’amministrazione, che ancora non ha una soluzione al problema e che vede coinvolti diversi esponenti: dal sindaco, che ha già ha già incontrato gli artisti e che ha fissato un altro appuntamento per il 13 maggio, agli assessori Giovanna Marano e Andrea Cusumano, rispettivamente alle attività produttive e alla cultura; dal consiglio comunale, che dovrà votare l’eventuale nuovo regolamento, alla commissione Attività Produttive, che dovrebbe lavorare ad un testo ad hoc per la categoria sull’esempio del regolamento per gli operatori di ingegno (gli artigiani) che gli è stato suggerito dal Suap.
In ultimo, spunta anche un consulente del sindaco, che, a titolo gratuito, si dovrebbe occupare di arrivare a una soluzione e realizzare un regolamento organico che metta tutti d’accordo. Si tratta di Lino Zinna, sosia ufficiale di Domenico Modugno. Allo stato attuale, però, non c’è nulla di concreto che bolle in pentola e a rimane vigente, anche per gli artisti di strada, è l’ordinanza sulla movida. Tutti gli attori coinvolti in questa faccenda hanno il loro punto di vista, a partire dagli artisti che chiedono che venga lasciata loro la possibilità di utilizzare l’amplificazione con delle limitazioni per non disturbare la quiete pubblica.
«Per noi non usare l’amplificazione è una limitazione al nostro lavoro», spiega Mario Barnaba, giocoliere pugliese che vive a Palermo da anni. «A febbraio ci hanno ricevuto, durante una riunione congiunta, il sindaco, l’assessora Marano e il capo dei vigili urbani. Il primo cittadino, in quell’occasione, ci disse che mai ci avrebbe impedito di esibirci, ma che avremmo dovuto trovare insieme una soluzione perché non poteva continuare a ricevere querele e lamentele dagli abitanti del centro storico per la musica dei pub. È vero che c’è inquinamento acustico in città, ma non certo per colpa nostra. L’obiettivo dell’incontro col sindaco era quello di arginare i danni e trovare un punto d’incontro».
Dopo l’incontro con Orlando, ce n’è stato un altro con i consiglieri comunali, durante il quale si è parlato di limitazione del voltaggio della strumentazione di amplificazione utilizzata durante gli spettacoli. Così hanno buttato giù una loro proposta di regolamento che hanno dato ai consiglieri. Ma dopo due mesi non hanno saputo più nulla: «attualmente noi siamo clandestini – dice ancora Barnaba – siamo passibili di multa da parte della polizia municipale». Così per attirare l’attenzione da parte di cittadini e amministrazione sulla loro condizione, domenica 8 maggio scenderanno in piazza Bologni e si esibiranno in segno di protesta.
Dal consiglio comunale non sembrano arrivare buone notizie: «Il nuovo consulente designato da Orlando ci ha detto che non era a conoscenza di questa proposta di regolamento fatta dagli artisti, così gliene abbiamo dato copia e aspettiamo che ci dica qualcosa», dice Paolo Caracausi, presidente della commissione Attività produttive del Comune. «Come commissione ci chiediamo se è il caso di procedere verso un’unico regolamento per artigiani e artisti di strada o se sia più opportuno farne due. Allo stato attuale siamo fermi, aspettiamo che Zinna dia il suo parere. Abbiamo esaminato altri regolamenti e in altre città gli artisti di strada non hanno la possibilità dell’amplificazione. Allo stato attuale non abbiamo il piano zonizzazione acustica, anche se ci stiamo lavorando».
Il nuovo consulente del sindaco non si è ancora pronunciato: «Per me è indispensabile che ogni artista si esprima in base alle proprie esigenze – spiega Lino Zinna – senza però disturbare nessuno. Dovrei a breve incontrare Marano e Cusumano per chiarire un po’ la faccenda, allo stato attuale c’è un po’ di confusione. La disciplina per gli artisti di strada non può essere la stessa degli artigiani. Dopo l’incontro proveremo a stilare il regolamento e le ordinanze, ma non si sanno ancora quanto tempo ci vorrà».