Nella cittadina meta privilegiata dai turisti manca una piscina. Così per quattro mesi un centinaio di persone, tra cui molti bambini, si allenano nello specchio d'acqua. Un caso unico riconosciuto dalla federazione nazionale. E l'impegno del gruppo Kepha si allarga anche alla difesa dell'ambiente. Guarda le foto
A Cefalù l’unica scuola di nuoto a mare in Italia Tra pulizia dei fondali e bracciate sotto le stelle
La notte del 4 agosto erano in 140 a nuotare sotto le stelle. Un tuffo dal porto vecchio di Cefalù, di giorno assediato da i turisti, poi 400 metri in acqua. Un’abitudine per grandi e piccoli visto che nella cittadina palermitana una piscina non c’è e di necessità si è è fatta virtù, con la prima e unica scuola nuoto in mare d’Italia: si chiama Kepha, un mix dei nomi con cui greci e latini chiamavano Cefalù. «Siamo nati tre anni fa, ma come gruppo siamo attivi da un decennio», spiega uno dei fondatori, Antonello Macaione.
Da giugno fino alla fine di settembre, i circa cento iscritti si allenano in uno degli specchi d’acqua più famosi della Sicilia, grazie alla convenzione con il lido Angeli del mare. Il resto dell’anno si appoggiano alla piscina di Isnello, a circa 15 chilometri di distanza. «È stata una scommessa che si può dire vinta – spiega Macaione – abbiamo un centinaio di iscritti, anche bambini di cinque anni, e siamo stati riconosciuti dalla federazione nazionale nuoto come unico caso in Italia». Le differenze tra nuotare in vasca e a mare? «Enormi, ti mancano i riferimenti: il bordo piscina, la corsia, il fondale a una profondità costante, e poi ci sono le correnti e il vento. A Cefalù – continua – è mancata la volontà politica di costruire una struttura, perché, a parte il calcio e il basket, gli altri sport sono considerati marginali».
Le attività della Kepha nuoto vanno oltre le lezioni di nuoto a mare. «Abbiamo preso a cuore il molo vecchio, puliamo spesso la spiaggia e i fondali». Come successo in questi giorni – nel contesto della Earth Day 2016, in corso di svolgimento a Cefalù – quando un gruppo di volontari, armati di rastrello, ha ripulito la spiaggia, mentre un altro drappello di operatori si è immerso per recuperare i rifiuti dal fondale, portando a galla tubi, ferraglia, pezzi di attrezzatura da sub. Altro appuntamento in difesa dell’ambiente – in collaborazione con il Centro alpino italiano e gli scout Agesci – è la giornata di pulizia alla Rocca, il promontorio che sovrasta la cittadina palermitana.
Infine quello che è diventato un appuntamento immancabile per la città: la nuotata sotto le stelle del 4 agosto, in occasione dei festeggiamenti per il Santissimo Salvatore. «Quella notte, come è ormai consuetudine, ci sarà un’atmosfera incredibile – spiega Macaione -. Quest’anno stiamo lavorando per portare un gruppo di nuoto sincronizzato da far esibire proprio in quell’occasione. È difficile – conclude – ma speriamo di farcela».