Lo hanno sentito lamentarsi e sono corsi a raggiungerlo, in una zona di campagna piena di piante di fichi d'india. Lo hanno ritrovato per terra, in mezzo ai rovi, sveglio ma stremato. Di Antonio Capizzi, anziano residente di via Serpotta, non si avevano notizie dalle 15 di giovedì. È stato portato al Vittorio Emanuele
Misterbianco, ritrovato l’86enne scomparso Una notte al freddo in mezzo ai fichi d’india
È stato ritrovato poco dopo le 23 di ieri, a circa 200 metri dalla sua abitazione, Antonio Capizzi, l’86enne di Misterbianco di cui non si avevano notizie dalle 15 di giovedì. Residente in via Serpotta, si era allontanato a piedi dalla sua casa per andare nelle campagne circostanti con l’obiettivo, molto probabilmente, di raccogliere delle verdure. A fornirgli soccorso sono stati gli uomini dei vigili del fuoco che, poco prima di sospendere le ricerche diventate difficili per via della notte, hanno effettuato un sopralluogo in una zona impervia, caratterizzata da una fitta presenza di piante di fichi d’india.
I soccorritori avevano sentito provenire dei lamenti da quella zona e si sono avviati dentro l’area, facendosi largo tra le spine. L’anziano era riverso per terra, in mezzo alle piante. Sul posto è arrivata in pochi minuti un’ambulanza del 118 il cui personale medico, in sinergia coi pompieri, ha prima stabilizzato il paziente sul luogo del ritrovamento e poi lo ha trasportato all’ospedale Vittorio Emanuele. I medici gli hanno diagnosticato una costola incrinata e varie contusioni sul corpo. «Le condizioni di mio suocero sono sostanzialmente buone – dice a MeridioNews il genero – Va sempre tenuto conto del fatto che ha trascorso una notte in mezzo alla campagna. È caduto in una zona di fichi d’india e se non lo avessero sentito lamentarsi sarebbe stato difficile vederlo».
Nel pomeriggio di ieri le attività di controllo si erano intensificate. Grazie anche al supporto dei volontari della protezione civile, dei carabinieri e dei vigili del fuoco che, con l’elicottero, avevano sorvolato l’intera area di via Serpotta. «Quando è stato raggiunto era sveglio – continua il parente – Con un filo di voce pare abbia detto che si trovava là da 24 ore, nella stessa posizione in cui lo hanno trovato. Adesso cercheremo di capire dove stava andando quando si è allontanato da casa». Nelle prossime ore Antonio Capizzi potrebbe essere dimesso dall’ospedale in cui è ricoverato.