Sono in corso accertamenti per verificare l'eventuale appartenenza dei responsabili a una più ampia e violenta struttura organizzativa criminale, dedita al traffico di esseri umani
Sbarchi, fermati tre presunti scafisti Violenze prima e dopo partenza Libia
Fermati tre presunti scafisti arrivati lo scorso 13 aprile insieme ai 900 migranti sbarcati nel porto di Palermo della nave norvegese Siem Pilot. Si tratta di due senegalesi e un gambiano, accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e ingresso illegale nel territorio dello Stato. Gli investigatori della squadra mobile e della Guardia di finanza hanno individuato i tre attraverso l’attenta osservazione dei filmati e delle immagini raccolte a bordo della nave, nonché grazie alle dichiarazioni rese da alcuni migranti.
Sono in corso accertamenti per verificare l’eventuale appartenenza dei responsabili a una più ampia e violenta struttura organizzativa criminale, dedita al traffico di esseri umani. Dalle indagini svolte sono emerse prevaricazioni e sofferenze subite dai migranti, soprattutto nelle fasi preparatorie del viaggio per raggiungere le coste italiane: dalla segregazione sotto vigilanza armata all’interno di un casolare nell’entroterra di Sabrata, a circa due miglia dalle spiagge, fino al trasbordo sui gommoni utilizzati per la traversata.
Anche dopo la partenza dalla spiaggia e comunque fino all’avvistamento in lontananza della motonave dei soccorsi, i gommoni sarebbero stati seguiti da altre imbarcazioni con uomini libici armati. Per ogni viaggio, ciascun migrante è stato costretto a versare ai trafficanti somme tra i 1.200 e 3.500 euro. Oggi si svolgerà l’udienza di convalida del fermo. I tre presunti scafisti sono stati rinchiusi nel carcere dei Pagliarelli.