Notte infuocata, nel senso letterale del termine, ad Adrano dove si sono verificati due incendi di matrice dolosa. Due fatti avvenuti tra le 23 e l’1.30. Prima un presunto atto intimidatorio contro l’abitazione di un pregiudicato e poi l’incendio dell’auto di un operaio incensurato del posto, in due strade del centro storico cittadino non distante l’una dall’altra. Sui due fatti stanno indagando a 360 gradi sia i carabinieri del locale comando stazione sia i poliziotti del commissariato di Adrano. Le forze dell’ordine stanno verificando se tra i due episodi ci sia qualche connessione. 

Il primo incendio si è verificato poco dopo le 23 in via Catena, contro l’abitazione dove risiede un pregiudicato 25enne con la famiglia. Da quanto si è appreso dalle forze dell’ordine, ignoti avrebbero lanciato un bottiglia contenente del liquido infiammabile contro il balconcino al primo piano della casa. L’impatto contro il muro dell’edificio ha provocato una fiammata, la quale ha bruciato parte della biancheria stesa all’esterno. Fiamme che si sarebbero subito spente. Allertati dalla stessa vittima i carabinieri, i quali hanno avviato le indagini. I militari dell’arma che non escludono nulla: si parte dalla vita privata dell’uomo e delle famiglia per arrivare a una vendetta legata ai suoi precedenti. 

Il secondo rogo è scoppiato intorno all’1.30 in via Borgo, distante circa duecento metri da via Catena. In questo caso qualcuno ha cosparso di benzina la parte anteriore di una Mini Cooper di proprietà di un operaio trentenne incensurato. I residenti della zona hanno allertato la centrale operativa dei vigili del fuoco di Adrano che giunti sul posto hanno domato l’incendio, ma le fiamme avevano danneggiato la parte anteriore dell’auto. I pompieri hanno trovato non distante dal mezzo un contenitore che emanava un forte odore di benzina. Da qui la segnalazione al 113; sul luogo una volante del commissariato che ha proceduto ai rilievi del caso.