Dopo il caso abusivismo sollevato da un servizio della trasmissione Le Iene non si placano le polemiche sulla giunta pentastellata. Dalle opposizioni continuano a chiedere la testa di Patrizio Cinque, che risponde: «Negli uffici tecnici ci sono ottomila pratiche di sanatoria, frutto di decenni di governo della città sull'impronta del far West edilizio»
Bagheria, si dimette l’assessore all’Urbanistica E il sindaco si scusa sul blog di Beppe Grillo
Luca Tripoli fa un passo indietro e lascia la poltrona da assessore con delega all’Urbanistica del Comune di Bagheria. Chi resta in sella, invece, è il sindaco Patrizio Cinque, che tuttavia sceglie il blog di Beppe Grillo per scusarsi con i cittadini. Non è passato indolore nella cittadina del Palermitano il caso abusivismo scoppiato dopo un servizio della trasmissione Le Iene. Le abitazioni del sindaco e dell’assessore, entrambi eletti tra le fila del Movimento 5 Stelle, sono risultate abusive perché costruite in zone vincolate, così come molte altre case a Bagheria. Cinque aveva anche duramente replicato sui social all’indomani della messa in onda del servizio, ma la polemica è comunque andata avanti.
«Nel 1982 – dice il sindaco – quando ancora non ero neanche nato, la mia famiglia costruisce questa casa che, diversamente da quanto è stato detto, non ricadeva in una zona con vincolo monumentale e viene avviata la pratica per sanarla. Sono stati ottenuti, dal Comune, i pareri favorevoli necessari e sono stati pagati gli oneri concessori. Ero convinto che l’iter fosse concluso, ma in realtà non è così e quindi ho detto un’inesattezza, di cui mi scuso con i cittadini, affermando che la casa fosse sanata». Intanto dalle varie anime dell’opposizione piovono le critiche e in molti chiedono le dimissioni di Cinque. Ieri il segretario regionale del Pd ha chiamato a raccolta il partito bagherese recandosi sul posto, mentre Fabrizio Ferrandelli ha invocato l’intervento della Regione per verificare «se sussistono i motivi di decadenza del sindaco per incompatibilità, così come sembra prevedere il comma 4 dell’articolo 10 della legge regionale 31 del 1986 che parla di incompatibilità per gli amministratori che hanno procedimenti civili o amministrativi in corso».
«Ho chiesto io stesso a mio padre di presentare in Comune l’ultimo documento mancante – prosegue Cinque – l’attestazione del silenzio assenso della Sovrintendenza già in suo possesso dal settembre 2012. Ma a Bagheria, purtroppo, negli uffici tecnici ci sono ben ottomila pratiche di sanatoria, frutto di decenni di governo della città sull’impronta del far West edilizio. Tra queste c’è anche quella che riguarda il papà dell’assessore all’urbanistica».
Solidarietà all’amministrazione bagherese arriva di deputati regionali del M5S. «Da apprezzare il passo indietro dell’assessore all’urbanistica Tripoli – si legge in una nota del gruppo parlamentare – gesto che ancora una volta segna la diversità del M5S con altri partiti. Benché non responsabile di alcunché, per una casa tra l’altro non sua, Tripoli ha ritenuto di rimettere la sua delega per fugare qualsiasi ombra che potesse compromettere il suo lavoro, quando in altri partiti, anche in presenza di reati, di pesanti indagini e, perfino, di rinvii a giudizio, difficilmente ci si schioda dalla poltrona istituzionale. Al sindaco Patrizio Cinque – conclude la nota – va la nostra incondizionata stima e il ringraziamento per quello che finora ha fatto e per quello che di grande, siamo certi, che farà».