Un progetto in cui l'ente pubblico investirà 73 milioni di fondi europei 2007/2013 e l'azienda di telefonia altri 33. Entro un mese e mezzo gli interventi dovrebbero partire. Nell'Isola il tentativo di colmare il gap arriva in considerevole ritardo rispetto alle altre aree del Mezzogiorno
La banda ultra larga in 142 Comuni siciliani Accordo da 106 milioni tra Regione e Telecom
La banda ultra larga in 142 Comuni siciliani. Grazie a un accordo tra la Regione e Telecom Italia dal valore di 106 milioni di euro. Il progetto, che mira a portare innovazione e sviluppo sui territori, verrà presentato nelle prossime settimane e prevede un investimento di circa 73 milioni di finanziamento pubblico – a tal fine la Regione ha utilizzato i fondi comunitari 2007/2013 – a cui si aggiungono 33 milioni di euro da parte di Telecom. L’iniziativa dovrebbe portare alla realizzazione della rete di nuova generazione in fibra ottica e favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea.
In queste settimane toccherà alle singole amministrazioni locali fornire le liberatorie per consentire l’inizio degli scavi e delle operazioni necessarie all’intervento. Non tutti i Comuni peraltro, hanno mostrato la stessa reattività rispetto alla velocizzazione del lato burocratico della vicenda. Questo comporta un rallentamento che si sarebbe potuto forse evitare, ma dall’azienda di telefonia si stima che entro un mese e mezzo dovrebbero partire i lavori. I Comuni devono dare, oltre ai permessi, la disponibilità logistica.
Nel marzo del 2013, tra la Regione e il ministero dello Sviluppo Economico è stato stipulato un accordo di programma per destinare risorse comprese tra i fondi strutturali e i fondi regionali. Da raggiungere alcuni obiettivi importanti per lo sviluppo economico e sociale dell’isola. Il principale di questi è quello di azzerare il divario tra chi ha accesso alle tecnologie informatiche e chi ne rimane escluso. Spesso tra i motivi di esclusione, oltre al livello di istruzione e alle condizioni economiche, c’è proprio la difficoltà infrastrutturale tecnologica. Per questa ragione si pensa di realizzare le infrastrutture di banda larga nelle zone attualmente scoperte dal servizio di connettività a internet veloce. Un’azione che in Sicilia arriva in considerevole ritardo rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno.