Ieri vi abbiamo mostrato le immagini e i video degli sversamenti che da mesi vanno avanti nel fiume Nocella e nel fiume Pinto. A seguito delle denunce dei cittadini, arrivano adesso i primi risultati
Sequestrato un oleificio di Partinico Sversava nel fume Nocella
Piccoli, grandi traguardi. Gli uomini della Guardia costiera di Terrasini, hanno accertato uno sversamento di rifiuti derivanti dalla lavorazione delle olive. hanno risalito il torrente Nocella, le cui acque erano ancora una volta nere e sono arrivati così alla “sorgente” di quello sversamento, un frantoio di Partinico che scaricava sul torrente gli scarti della molitura delle olive, attraverso una tubazione.
Ieri vi abbiamo mostrato le immagini e i video degli sversamenti che da mesi vanno avanti nel fiume Nocella e nel fiume Pinto. A seguito delle tantissime denunce dei cittadini, arrivano adesso i primi risultati e le prime indagini. «Atteso che vi sono ancora dubbi sul tipo di inquinamento che sta interessando il Nocella e di conseguenza il tratto di mare prospiciente la foce dello torrente – si legge nella nota stampa della guardia costiera – verranno approfondite le indagini, anche con l’ausilio di reparti specializzati del Corpo delle capitanerie di Porto, per scoprire ulteriori fonti inquinanti sistematiche o accidentali». L’oleificio e l’area interessata, sono stati posti sotto sequestro preventivo. Le indagini vanno avanti per individuare anche eventuali altri frantoi non censiti. Si attendono inoltre i risultati delle analisi dell’Arpa sulle acque dei due fiumi.
Lo scorso settembre c’è stato un primo sversamento nel fiume Nocella che ha causato una incredibile moria di pesci. Il 2 novembre un secondo sversamento e ancora il 10 gennaio scorso un terzo. Stessa sorte per il Pinto, sulla foce di Ciammarita, a Trappeto, dove l’ultimo sversamento segnalato è dello scorso dicembre.