Si tratta dei ragazzi e delle ragazze dell'associazione Tramiamociviltà. Il loro impegno per Palermo è iniziato con interventi di pulizia sulle pensiline del tram ma l'orizzonte adesso si allarga a tutta la città
Giardini Zisa vandalizzati In campo giovani volontari
Hanno sfidato il maltempo, pioggia e freddo per dare il proprio segnale di amore per Palermo, ripulendo i muri, pavimenti e cancelli vandalizzati dei Giardini della Zisa armati di rulli e buona volontà.
Questa la scommessa vinta di un gruppo di circa venti giovani tra i 18 e i 35 anni che dallo scorso mese di giugno ha dato vita ad un’associazione, Tramiamociviltà, che ha declinato sin da subito il suo impegno per rimediare agli orrori e alle brutture commesse da tanti “incivili” che abitano la città. La prima sfida ed il primo obiettivo è stato la manutenzione e la pulizia delle pensiline del tram, ancor prima dell’inaugurazione, danneggiate. Oggi il gruppo è cresciuto e allarga i propri orizzonti guardando a tutte le violenze al decoro urbano subite da quella città che un tempo era definita “Palermo Felicissima” e che, oggi molto spesso immemori di questo passato e sfiduciati nel futuro, vengono nel silenzio quotidiano accettate. Responsabili dell’associazione sono Marco D’Amico e Valeria Piazza. Positiva l’interlocuzione con l’amministrazione comunale che ha autorizzato l’iniziativa, così per quel principio di condivisione e sussidiarietà, dove forze e risorse dell’amministrazione non sempre arrivano ecco che lo spirito ed il senso di un bene comune hanno la meglio.
«Abbiamo cominciato con il ripulire le pensiline del tram vandalizzate – racconta a MeridioNews Marco D’Amico -, siamo cresciuti nel tempo nel numero di adesioni e quindi abbiamo voluto estendere la nostra attività a tutta la città». Non un caso la scelta dei Giardini della Zisa come prima tappa di un percorso, «un simbolo – continua -, visto che è da poco entrata nel patrimonio Unesco. Ora siamo all’interno di una rete nazionale che si chiama Retake e che lavora proprio su questo fronte e noi pur mantenendo la nostra identità di associazione aderiremo a questo network di cui fanno parte altre grandi città come Roma e Milano». Stamattina si sono adoperati negli interventi anche un gruppo di ragazzi delle scuole dell’associazione “Palermo Sottosopra” legata a Save the Children.
Forte il senso di appartenenza al territorio che ha mosso questi giovani «noi amiamo questa città e vedere i suoi gioielli vandalizzati non ci piace, non ci rassegniamo ma non ci sta bene neanche soltanto lamentarci così come molto spesso si fa spesso su facebook, senza che però nessuno faccia niente di concreto, presi da questa stizza, rabbia, ci siamo dati da fare». Per l’associazione nessun fondo o risorsa ma soltanto il sostegno di sponsor, aziende del territorio come Brico, Leroy Merlin che hanno voluto appoggiare l’iniziativa donando i prodotti per portare avanti quei lavori di pulizia necessari.
Dialogo aperto con l’amministrazione comunale per un altro progetto, prossima battaglia dell’associazione. «Vorremo realizzare un percorso chiamato “Le pensiline d’autore” – conclude Marco D’Amico -, ovvero risistemare questa volta le pensiline dell’autobus che sono distrutte e far in modo che gli artisti palermitani ne adottino una, realizzando un’opera d’arte. Per questo progetto abbiamo avviato un’interlocuzione positiva con gli uffici del sindaco, con l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano e con l’Amat. Aspettiamo risposte anche dall’assessorato alla Scuola perchè vogliamo coinvolgere anche le scuole del territorio».
Iniziative che fanno ben pensare ad una Palermo che sussulta e che non si rassegna al quotidiano refrain “non si può cambiar nulla” ma come i ragazzi dell’associazione ci dicono “Noi siamo tra quelli che non scappano, che rimangono e sono disposti a pulire un muro anche più volte se viene di nuovo vandalizzato perché intervenire subito è un segno di legalità » ma serve comunque il lavoro dell’amministrazione comunale.