Canti, balli e botti in una piazza piena Così Palermo ha accolto il nuovo anno

Al di là delle polemiche sull’assegnazione dello spettacolo e sulla scelta degli artisti, oltre l’ordinanza che vietava i botti e i fuochi d’artificio e nonostante il cantiere per il passante ferroviario, piazza Politeama era piena per il count down verso in nuovo anno. Uno spettacolo che ha chiamato a raccolta persone di ogni età e famiglie intere a ballare e cantare al ritmo della musica di Tinturia, Mario Venuti e Antonella Ruggiero, che si sono anche esibiti in un pregevole duetto, di molti artisti locali e del tanto discusso Tony Colombo. 


Il cantante di origini palermitane ha animato la piazza con le sue canzoni più note e alcuni brani della tradizione della musica italiana, non nascondendo l’emozione per essere arrivato ad esibirsi nella propria città entrando dalla porta principale, in un evento così importante. E dal palco non ha risparmiato neanche qualche frecciata nei confronti dei tanti detrattori che avevano criticato la scelta da parte di Musica e Suoni, società vincitrice dell’appalto del concerto. Balli e canti che hanno coinvolto persino il sindaco Orlando, che ha assistito al concerto ai piedi del palco.

Unico neo della serata i botti, in barba all’ordinanza emanata il 28 dicembre che ne vietava l’uso. «Alla fine era inevitabile – ha dichiarato Orlando – Molti sono stati sequestrati, sono in corso anche adesso operazioni di sequestro. Cambiare la testa delle persone richiede un lungo processo».


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Mattatore della serata, insieme a Tinturia, Ruggiero e Venuti, il tanto discusso Tony Colombo, che con un repertorio meno partenopeo del solito ha conquistato il pubblico. Unico neo l'incapacità di molti palermitani a resistere alla tentazione di sparare, anche in piazza. Orlando: «Cambiare la testa delle persone richiede un lungo processo». Guarda il video

Mattatore della serata, insieme a Tinturia, Ruggiero e Venuti, il tanto discusso Tony Colombo, che con un repertorio meno partenopeo del solito ha conquistato il pubblico. Unico neo l'incapacità di molti palermitani a resistere alla tentazione di sparare, anche in piazza. Orlando: «Cambiare la testa delle persone richiede un lungo processo». Guarda il video

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