Dopo una verifica da parte della redazione, ecco l'elenco completo dei punti riportati nel giornale comunale Catania comunica e che in realtà non dovrebbero figurare tra i successi dell'amministrazione. Tra punti al futuro, successi riciclati e luci riflesse trovano spazio anche le promesse non rispettate. Leggi la lista
Le 75 cose non fatte da Bianco nel 2015 Il controllo-verità sul giornale del Comune
Obiettivi non ancora raggiunti, punti ripetuti, altri rubati e, infine, successi svaniti già nel momento in cui sono stati messi nero su bianco. È il risultato completo della verifica della redazione di MeridioNews ai 202 successi vantati dall’amministrazione guidata dal sindaco Enzo Bianco e inseriti all’interno di Catania comunica, la nuova testata di informazione istituzionale lanciata dal Comune etneo.
Cose non (ancora) fatte : 24
– 128: contratto per la raccolta differenziata da stipulare nel 2016
– 168: la città metropolitana che partecipa ai bandi «pur non essendo ufficialmente partita»
– 177: il collegamento città-aeroporto
– 178: la nuova pista dell’aeroporto (realizzata comunque dalla Sac)
– 180: la soluzione al raddoppio ferroviario
– 181 e 267: la realizzazione delle nuove stazioni della metropolitana
– 184: il depuratore di Pantano d’Arci
– 185: il sistema di serbatoi idrici
– 186: il nuovo corso dei Martiri
– 187: il Pua
– 204: finanziamento da due milioni e mezzo dall’autorità per l’energia
– da 207 a 211, e 217: gli interventi anti-sismici scuole
– 213: il canale di gronda ovest
– 216: la rete di riuso delle acque per agricoltura
– 226: la partecipazione del Comune come socio Sac
– 275: il miglioramento dello svincolo della tangenziale verso l’aeroporto
– 309: il protocollo di legalità per l’accreditamento di istituti, case di riposo e comunità alloggio
– 313: i buoni propositi per snellire la lentezza burocratica
Cose riciclate: 22
– 125: dopo la pubblicazione delle 124 cose «giunsero migliaia di email di suggerimenti sui più svariati temi»
– 131 e 132: controlli e multe per chi butta la spazzatura in modo o in orari sbagliati
– 136 e 157: il monumento ai migranti morti al largo di Lampedusa
– 148: la merce sequestrata data in beneficenza, da anni
– 159 e 160: l’assemblea del gruppo speciale Nato e le visite collegate
– 199: le fiere periodiche (Sant’Agata, fiera dei morti, ecc)
– 183 e 212: il canale di gronda est
– 218: generici interventi contro la dispersione scolastica
– 219: la manutenzione ordinaria nelle scuole
– 223: il clima, il sole e il calore della gente come incentivi al turismo
– 229: i caffè concerto, che si ripetono ogni estate da anni
– da 235 a 239: le iniziative al Castello Ursino
– 240 e 241: il progetto in collaborazione con Ibam-Cnr già presente nelle 124 cose
– 258 e 259: le stagioni al Bellini realizzate con il sostegno dell’amministrazione, dovuto in quanto il Comune partecipa di alcune spese e il sindaco presiede l’ente
– 274: l’abbassamento del costo dei prezzi dei biglietti aerei da e per Catania; tornati nella norma dopo l’incendio a Fiumicino perché è ripreso il normale traffico aereo, come spiegato dalle stesse compagnie aeree
– 276 e 277: gli spartitraffico posti in varie zone della città
– 279 e 280: la dotazione di moto e scooter ai vigili urbani
– 285 e 286: la dotazione di armi ai vigili urbani
– 306: le demolizioni di strutture abusive all’Oasi del Simeto, decise dalla Procura e i cui costi sono comunque a carico dei proprietari
Cose altrui: 18
– 135: un concorso di riciclo virtuoso vinto dai bambini delle scuole etnee
– 140: la convenzione per l’affidamento del parco Madre Teresa di Calcutta alle associazioni, nata sotto la giunta Stancanelli e oggi solo rinnovata
– 151: l’accantonamento di una somma per affidare dei servizi a cooperative di tipo B, un piano studiato dall’ex assessore della giunta Stancanelli Fiorentino Trojano
– 161: la nomina di Bianco a presidente Anci
– 162: la nomina di Bianco a Bruxelles
– 163: Fabrizio Pulvirenti, medico di Emergency che si è ammalato di ebola
– 166: l’iscrizione del percorso arabo-normanno di Palermo tra i beni Unesco e la nomina nel comitato di alcuni personaggi etnei
– 224: l’aumento del volume di traffico dell’aeroporto di Catania
– 225: la vendita dei biglietti per l’Expo di Milano all’aeroporto etneo
– 242: la digitalizzazione patrimonio librario Ursino Recupero, i cui fondi sono esclusivamente del Cnr
– 272: l’aumento dei treni Catania-Palermo dopo l’interruzione dell’autostrada
– 283: l’arresto di un posteggiatore abusivo, dovuto alla denuncia di una cittadina
– 284: gli encomi ai vigili urbani
– 293: il recupero degli animali randagi, dovuto per legge
– 302: la rimozione degli impianti pubblicitari abusivi, dovuta per una sentenza del Cga
– 303: gli obblighi di legge sulla Trasparenza delle pubbliche amministrazioni
– 305: il parcheggio Sanzio bloccato dopo l’inchiesta di MeridioNews e i ricorsi del movimento di società civile Argo Catania
– 311: gli encomi ai dipendenti comunali
Cose disfatte: 11
– 145: la salvezza degli asili nido, non propriamente a rischio
– 172: i giochi di Librino – realizzati all’interno di un progetto che porta la firma di Renzo Piano – già cancellati
– 174: solo 34mila euro in due anni erogati a ogni municipalità per curare il verde; cioè meno di 50 euro al giorno
– 195: tra le vertenze sindacali risolte dall’amministrazione si citano il Teatro stabile e Myrmex, ancora nel pantano
– 197: l’ordine mai visto delle bancarelle alla Fiera
– 198: la raccolta differenziata alla Fiera; l’ordinanza c’è, ma nei fatti gli operatori raccontano che sia durata solo i primi giorni
– 201: il mercatino di via Anfuso, sconosciuto a residenti e municipalità
– 202: lo smaltimento dei rifiuti del Maas effettuato dal Comune senza costi e con un risparmio per gli operatori; i quali al momento pagano un forfait ma, dal prossimo anno, ci sarà un possibile conguaglio, come spiegano dal cda del mercato
– 220: il Pedibus mai partito e trasformato in una vigilanza – sporadica – degli anziani davanti alle scuole
– 261: le auto inquinanti non possono entrare al centro storico, ma invece ci entrano
– 325: l’applicazione per smartphone contro la violenza sulle donne che rende inutilizzabile il telefono su cui viene installata. Almeno a luglio, quando è stata presentata. Adesso nessun redattore ha avuto il coraggio di riprovare