Con una nota il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni getta acqua sul fuoco delle polemiche degli ultimi giorni, confermando il valore della delibera emessa dall'Agcom
Telejato non dovrà chiudere Giacomelli: «Caso inesistente»
Nessun caso Telejato. A spegnere le polemiche sul possibile spegnimento della televisione di Pino Maniaci ci ha pensato direttamente Antonello Giacomelli, sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, che ha avvalorato la delibera del Garante delle comunicazioni secondo cui ad essere spente dal due dicembre avrebbero dovuto essere, in Sicilia, solo quelle emittenti che trasmettono dalla parte meridionale dell’Isola sulle frequenze che possono interferire con la televisione maltese.
“Premesso che spegnere le frequenze interferenti assegnate ad altri Paesi è un atto di legalità – precisa Giacomelli in una nota – sulla tv siciliana Telejato è stato montato un caso che non esiste: Telejato non dovrà chiudere perché non è direttamente interessata dalla procedura di rottamazione delle frequenze in quanto trasmette da un impianto nella parte Nord della Sicilia che non interferisce con Malta. Non serve un’inchiesta particolarmente approfondita per scoprirlo: basta leggere la delibera Agcom e il decreto ministeriale che lo stabiliscono”.