Non avrà seguito il procedimento penale contro il sindaco, il questore e il prefetto, in seguito a tre denunce presentate da alcuni residenti nel centro storico della città. Secondo i cittadini «le autorità non avevano svolto controlli contro l'attività illegale connessa alla vita notturna»
Movida selvaggia, archiviato esposto Salvi il sindaco, il prefetto e il questore
Il Tribunale di Palermo ha disposto oggi l’archiviazione del procedimento penale contro il sindaco, il questore e il prefetto, a seguito di tre esposti presentati da alcuni residenti nel centro storico della città, i quali sostenevano che da parte delle autorità competenti non fossero stati svolti controlli contro l’attività illegale connessa alla movida e non fossero stati emessi provvedimenti volti a contrastare il fenomeno. Accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, il giudice Lorenzo Jannelli, ha oggi disposto l’archiviazione del procedimento, dopo un’attività di indagine svolta da diverse forze di polizia.
Dall’indagine è emerso, sul fronte dei controlli, che le verifiche condotte nel corso di operazioni interforze o da singole forze nel biennio antecedente gli esposti sono state 729, di cui 44 hanno portato alla chiusura coatta di locali e a decine di sanzioni amministrative di altro tipo. Sul piano dei provvedimenti, il giudice ha invece riconosciuto la valenza delle ordinanze sindacali emesse per contrastare il fenomeno a partire dal 2013, «finalizzate a salvaguardare l’interesse dei cittadini alla salute ed al permanere di condizioni di vivibilità nei quartieri residenziali… nelle more dell’approvazione da parte del Consiglio comunale della compiuta regolamentazione».