Nell'ambito di due operazioni, la polizia ha bloccato i presunti componenti di due gruppi che avrebbero compiuto diversi borseggi. Uno - formato da giovani tra i 14 e i 25 anni - avrebbe agito tra il Lungomare, piazza Europa e il corso Italia. L'altro nei dintorni di via Vittorio Emanuele, nella zona di piazza Risorgimento. Guarda le foto
Scippi tra Fortino e Ognina, fermate due bande Quattro arresti e tre denunce, tra loro due 14enni
Quattro arresti e tre denunce. È il bilancio di due diverse operazioni della polizia che ha smantellato due bande di presunti borseggiatori. Nel corso di un primo intervento gli agenti hanno bloccato un gruppo di presunti scippatori attivi tra corso Italia, piazza Europa e il lungomare di Ognina. Cinque ragazzi avrebbero compiuto tre scippi e una rapina negli ultimi giorni. Le indagini hanno avuto una svolta quando i poliziotti hanno individuato la macchina che sarebbe stata utilizzata per i colpi, una Fiat Panda blu.
Durante un pattugliamento, la vettura è stata bloccata. A bordo due ragazzi, D.S.A di 19 anni e una giovane di 14 anni. I due hanno subito confessato di fare parte della banda, indicando i nomi degli altri tre componenti. In una casa di Aci Castello sono stati trovati un’altra ragazzina di 14 anni, Marcello Discanno, anche lui 19enne, e Sebastiano Massaro Galati di 25 anni. Su un tavolo dell’abitazione gli agenti hanno trovato 500 grammi di hashish già divisi in 80 involucri pronti per essere immessi nel mercato dello spaccio. Le due minorenni hanno confessato le rapine commesse, indicando i tre ragazzi come complici e facendo trovare agli agenti borse e refurtiva. Gli oggetti sono stati riconsegnati ai proprietari. Per Galati e Discanno è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in concorso con una delle minorenni, denunciata in stato di libertà.
Ieri sono stati arrestati anche altri due giovani, Ottavio Roberto Questorino, 27enne, e Rosario D‘Alessandro, di 22 anni. I due sono accusati in concorso di rapina. Vittime due turiste toscane derubate mentre si trovavano a bordo di una macchina in pieno centro. I condor hanno notato Questorino e D’Alessandro mentre percorrevano a forte velocità via Vittorio Emanuele su un motorino. I poliziotti li hanno seguiti fino a via Bettola, a poche centinaia di metri da piazza Risorgimento, dove sono entrati all’interno di un edificio. Questorino è stato bloccato subito mentre cercava di nascondere una borsa nera; D’Alessandro, invece, ha tentato la fuga attraverso i tetti ma alla fine è stato arrestato. Anche in questo caso, la refurtiva è stata restituita alle vittime. Una di loro ha riconosciuto in D’Alessandro l’uomo che l’avrebbe scippata, facendola cadere a terra, e in Questorino il guidatore del motorino. I due sono stati trovati in possesso anche di 700 euro in contanti. Accusati di rapina aggravata, si trovano nel carcere di piazza Lanza.
Le due turiste hanno preso parte a una conferenza stampa convocata dal questore Marcello Cardona con il sindaco Enzo Bianco. «Mi scuso ancora una volta nome della città», afferma il primo cittadino. «Mi dispiace di cuore per quello che è accaduto ma credo che la migliore risposta che la città poteva dare è stata questa brillantissima operazione. È stata la dimostrazione che in questa città c’è criminalità ma c’è anche uno Stato che sa essere attivo e presente e naturalmente sa fare la sua parte». A lui fa eco Cardona: «Per noi, e non vorrei essere esagerato, è quasi come l’arresto del boss Sebastiano Mazzei l’aver potuto tornare a delle cittadine il loro bagaglio ma anche far vedere loro cosa nel nostro Paese le forze dell’ordine, in particolar modo la polizia di Stato, sta facendo».