Accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio volontario, sono finiti in manette poche ore dopo essere giunti a Palermo insieme alle salme e oltre 500 profughi. Davanti al giudice tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre altri sette hanno negato di essere stati alla guida dei barconi
Terminata udienza per 10 presunti scafisti Gip deciderà convalida fermi entro domani
Si è svolta nel carcere palermitano del Pagliarelli, davanti al gip Giangaspare Camerini, l’udienza di convalida dei fermi dei 10 scafisti delle imbarcazioni soccorse, tre giorni fa, nel canale di Sicilia dalla nave svedese Poseidon. Sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio volontario: nella stiva di uno dei barconi i soccorritori hanno trovato i corpi di 52 persone. I 10 sono finiti in manette poche ore dopo essere giunti a Palermo insieme alle salme e oltre 500 profughi.
Contro di loro le accuse dei superstiti: alcuni hanno raccontato di essere stati rinchiusi nella stiva e picchiati quando tentavano di risalire in coperta. Davanti al gip, che entro domani deciderà sulla convalida dei fermi, e sulla misura cautelare chiesta dal pm, in tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre altri sette hanno negato di essere stati alla guida dei barconi sostenendo di essere tra i passeggeri delle due imbarcazioni. Sulla tragica vicenda la Procura di Palermo ha aperto una inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dai Pm Roberto Tartaglia, Annamaria Picozzi, oggi presente in udienza e Geri Ferrara.