Uno spazio familiare in cui ogni viaggiatore/lettore può coniugare il tempo della vacanza con l’amore per i libri. Così Marco Mondino e Alice Vitiello hanno pensato di aprire le porte della propria casa e mettere a disposizione le camere del loro appartamento in via Collegio Giusino, a due passi dalla Cattedrale, e la loro personale biblioteca. Per promuovere case editrici indipendenti e diffondere la passione per la lettura
Nel cuore di Palermo il primo Bed&Book Tra stanze a tema e incontri con gli autori
Ventinove anni lui, 30 lei. In comune la passione per la lettura e un’idea nata un po’ per caso: creare a Palermo il primo bed&book. Uno spazio familiare in cui ogni viaggiatore/lettore può coniugare il tempo della vacanza con l’amore per i libri. Così Marco Mondino e Alice Vitiello hanno pensato di aprire le porte della propria casa e mettere a disposizione le stanze del loro appartamento in via Collegio Giusino, 15. A due passi dalla Cattedrale nel cuore della Palermo araba normanna, recentemente dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
«Utilizziamo il network Airbnb – racconta Marco a MeridioNews – per condividere la nostra casa con altre persone. È uno scambio continuo». Turismo domestico e fai da te. Idea non nuova, che nel mondo, attraverso la community che mette in contatto chi cerca un posto per dormire con persone che hanno un alloggio da offrire, ha già visto un’ascesa in tempi record. Ma Marco e Alice hanno fatto di più. Hanno pensato di trasformare le stanze del loro appartamento in una piccola biblioteca a disposizione degli ospiti. «Ci piace costantemente cambiare i testi, costruire una libreria mobile che promuova i progetti editoriali e i libri che ci hanno conquistato».
Oltre al pernottamento e alla possibilità di usufruire della cucina per la colazione ai loro clienti hanno messo a disposizione una vasta scelta di volumi: dai classici della letteratura ai volumi per l’infanzia. Di più. Ogni stanza è stata personalizzata per renderla unica. «Abbiamo pensato di creare degli ambienti dedicati – spiega Marco -. Così, ad esempio, in una stanza in cui i colori dell’arredamento richiamano il blu degli oceani abbiamo sistemato volumi di letteratura del mare, un’altra è dedicata alla letteratura da viaggio e nella terza, più sperimentale, abbiamo sistemato testi di grafic design, album illustrati, cataloghi d’arte e libri per l’infanzia». Una libreria mobile in costante cambiamento perché «ci piace cambiare i libri, offrendo ai nostri ospiti una scelta vasta a partire dai volumi che più amiamo».
Il successo per Marco, dottorando in studi culturali con un focus sulla street art, e Alice, psicologa, è arrivato inaspettato. «Abbiamo iniziato a fine luglio con una serata insieme alla casa editrice :duepunti edizioni». Una sorta di inaugurazione, “Assaggi d’estate”, che hanno portato loro una visibilità immediata. «Sono arrivate le prime prenotazioni e l’attenzione di altre case editrici non solo siciliane, che ci hanno contattato per organizzare piccoli eventi». A sceglierli al momento sono stati soprattutto viaggiatori italiani. «Abbiamo accolto musicisti, grafici e creativi con cui si è creato un bel rapporto. La nostra idea è quella di una casa condivisa, un luogo accogliente che mantenga le caratteristiche di un soggiorno domestico con la possibilità per chi ci sceglie di fruire dei libri che mettiamo a disposizione».
Ma il progetto di Marco e Alice va oltre la semplice ospitalità da b&b. «Noi vogliamo aprirci alla città – dice ancora Marco – per diventare un luogo di promozione per librerie e case editrici indipendenti siciliane e non, che non trovano spazio e attenzione sufficiente nei canali culturali ufficiali». E per promuovere la cultura nel loro giardino Alice e Marco già pensano ad organizzare incontri e dibattiti con gli autori. Si parte il 27 agosto con “Vite che non sono la mia” di Emmanuel Carrère in collaborazione con la libreria Modusvivendi. «A Palermo cresce l’interesse per il mondo della lettura e della cultura. Lo dimostra il successo della rassegna Una Marina di libri, che dà spazio alle piccole case editrici indipendenti, vere e proprie oasi di resistenza che portano avanti un lavoro difficile di difesa della diversità. Occorre incentivare queste iniziative – conclude Marco – e tutte quelle che puntano a diffondere la pratica della lettura per incentivare il mercato del libro e una buona informazione culturale». Perché la passione per la lettura diventi sempre più contagiosa.