E' stato presentato il nuovo calendario dei laboratori organizzati dalla facoltà di Lingue. «Un metodo efficace per unire lo studio universitario e la pratica lavorativa»
Medialab: una finestra sul mondo
Più di quattromila iscritti e tremila attestati rilasciati, quarantacinque laboratori, una campagna pubblicitaria per una nota catena di negozi di elettrodomestici, uno spettacolo teatrale e moltissimi altri elaborati. Questi sono i dati salienti della scorsa edizione dei Medialab, i laboratori organizzati dalla facoltà di Lingue, la cui edizione 2007/08 è stata presentata all’ex Monastero dei Benedettini dal preside Nunzio Famoso, dal coordinatore del progetto Filippo Spataro e da alcuni dei professionisti che terranno i corsi.
Cosa vuol dire Medialab lo spiega il professor Spataro: «Il Medialab è un esperimento didattico che si prefigge di fare sì che gli studenti uniscano all’aspetto prettamente didattico anche quello professionale e lavorativo. Fare incontrare – insomma – il mondo del lavoro con quello accademico, così da creare una sinergia a tutto vantaggio degli studenti».
Un esperimento unico in tutto l’Ateneo, far incontrare giovani professionisti di settori comunicativi – ma non solo – con studenti di tutte le facoltà: una costante percentuale degli iscritti proviene da Lettere, Scienze politiche e Giurisprudenza.
Il programma di quest’anno prevede (come per l’anno accademico precedente) la suddivisione in cinque sezioni.
Per l’area “Gesti e suoni” si terranno i corsi di “Pop e canzonette” tenuto da Giuseppe Mirabella nel quale saranno previste delle esercitazioni in cui gli studenti si occuperanno della stesura di brani musicali. Dopo il successo de “La cueva de Salamanca”, si ripeterà l’esperienza del teatro in lingua spagnola coordinato da Sandra Boeme e Manuela Di Pietro. Una novità è rappresentata dal laboratorio di Ilenia Rigliaco “Favoloso bestiario catanese” che propone un lavoro sulla costruzione del personaggio comico, raccontando la città attraverso la creazione di maschere moderne che porteranno in scena vizi e stereotipi di Catania. Altra new entry è il laboratorio radiofonico “21.0” di Francesco Seminara che si dividerà in una parte teorica e una pratica durante la quale verranno svolti esercizi di conduzione e verrà preparata la puntata zero di un programma “tipo” che porterà alle dirette su Radio Zammù.
Per la sezione “Fare cinema”, che ha riscosso un vero successo nel numero di iscritti negli anni passati, Carlo Lo Giudice coordinerà il laboratorio intitolato “Documentario sociale” che si propone lo scopo di conciliare tematiche quali l’associazionismo e le organizzazioni non governative con le tecniche audio-video tradizionali e non. Un corso rivolto ai principianti o a coloro che hanno già esperienze nel campo dell’audiovisivo e a quanti vogliono fare di questo mezzo un metodo di ricerca, indagine, presentazione è “Come si gira un documentario” di Luigi Cutore, mentre “Ambiente in corto” di Sonia Giardina fornirà agli studenti gli strumenti per realizzare cortometraggi. In una facoltà di Lingue non poteva mancare un corso dedicato a “Come si traduce e sottotitola un film”, diretto da Ivano Mistretta. Davide Pappalardo, invece, terrà un laboratorio su “Scrittura e sceneggiatura cinematografica“.
La sezione “Comunicazione per immagini e pubblicità” si concentrerà su tre ambiti: “Atelier di grafica pubblicitaria”, corso durante il quale i partecipanti, diretti da Elio Cumitini, presenteranno un progetto di grafica per l’Università, “L’agenzia di pubblicità: com’è fatta, come fa”, durante il quale Filippo Spataro coordinerà delle mini-agenzie che si cimenteranno con delle vere campagne realizzate per aziende locali, e nell’“Atelier di fotografia” di Francesco Ruggeri si lavorerà come in uno studio fotografico professionale.
Per il ciclo “Scritture e Letture” si riconfermano i laboratori d’italiano scritto (di Giovanna Lombardo), “La traduzione letteraria” (a cura di Giuliana Arcidiacono) e “Internet e antichità classica” coordinato da Maria Rosaria Petringa. Il corso “Lettura, analisi e interpretazione dell’organizzazione territoriale”, tenuto da Grazia Arena e Carmelinda Giarratana, attraverso viaggi ed escursioni si prefigge lo scopo di analizzare e sollecitare una maggiore consapevolezza dei problemi di gestione dell’ambiente.
Per il ciclo “Televisione e new media” Salvo Mica e Salvatore Murabito coordineranno il corso di “Videogame & software house: dalla texture al testo”, mentre all’innovativo mondo dell’E-book sarà dedicato “Dall’eBook alla eLibrary” di Umberto Coscarelli. “Comunicare in digitale” (di Rosario Agrò) e “Comunicare in PowerPoint” (di Marcello Scurria ed Enzo Ierna) sono due laboratori incentrati sui nuovi strumenti multimediali, dal Photoshopo al PowerPoint per finire al Word. “Scrivere per la televisione: la fiction”, a cura di Filippo Arriva, analizzerà le differenze che incorrono nella scrittura dei vari prodotti televisivi (soap, fiction…).
La sezione che senza dubbio riscuote maggiore successo è quella riservata al giornalismo. Proprio da due Medialab appartenenti a questo ciclo sono nati Step1 e Radio Zammù ed è sulla testata online che gli elaborati finali degli studenti verranno pubblicati.
“La grammatica della notizia” di Gianfranco Faillaci è laboratorio di base sulla scrittura giornalistica. Attraverso nozioni base quali l’individuazione della notizia, la gerarchizzazione, la costruzione dell’attacco e altri elementi, il corso fornirà le fondamenta per la stesura di qualsiasi articolo e costituisce quindi una valida base per quanti vogliano seguire gli altri corsi dell’area giornalistica.
Il laboratorio “Giornalismo sportivo” di Fabio Chisari unisce elementi teorici, come la storia del giornalismo sportivo, ad altri prettamente pratici. “Oltre la notizia” di Fabio Gallina è dedicato al giornalismo d’inchiesta. Partendo dal presupposto che non occorre andare lontano per trovare gli spunti per realizzare un’inchiesta, gli studenti si cimenteranno con questo genere. “Raccontare l’altrove” è dedicato al reportage ed è coordinato da Rocco Rossitto; il laboratorio intende formare sia da un punto di vista giornalistico che da uno più strettamente “umano”, stimolando il senso critico dello studente-lettore-cittadino. Il corso “Recensione giornalistica” quest’anno è dedicato in particolar modo al cinema; attraverso la visione di pellicole e spettacoli, il corso di Davide Brusà fornirà le basi per la costruzione di una buona recensione. “Fotogiornalismo” di Angelo Di Giorgio si dividerà tra dimensione etica e tecnica del fotoreportage, mentre l’informazione culturale – la celebre terza pagina – verrà trattata durante il laboratorio di Alice Avila.
Al più presto sarà attivato un forum di discussione nel quale dialogheranno studenti e coordinatori dei corsi e sarà aggiornata la sezione del sito di Facoltà dedicata ai Medialab con i programmi del nuovo anno accademico. Sarà possibile iscriversi dal tre dicembre fino a gennaio.