Negli anni 60 si chiamava LeRoi Jones e ci fece conoscere il jazz come ribellione politica. Ora si chiama Amiri Baraka e denuncia con i suoi versi «la sconcia gerarchia del denaro». Mercoledì sera, ai Benedettini, leggerà le sue poesie con la moglie Amina Baraka. Sul palco anche il pianista Dave Burrel e il bassista William Parker
Blues e poesia, appuntamento con la storia
L’Università di Catania accoglie il poeta del “Popolo del Blues”. È un appuntamento eccezionale quello con l’Amiri Baraka Speech Quartet, in programma mercoledì prossimo, alle 21, nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini.
Un’occasione per ascoltare due delle voci più importanti e coraggiose della controcultura americana e del panorama poetico internazionale: Amiri Baraka (al secolo LeRoi Jones) e sua moglie Amina Baraka (Sylvia Robinson). I due artisti, attivisti per i diritti delle minoranze etniche e punti di riferimento della comunità afro-americana, da sempre sono impegnati nella lotta per la giustizia sociale e cantano l’inestricabile intreccio che lega il blues e il jazz alla vicenda dei neri, allo schiavismo e alle lotte per l’emancipazione e i diritti civili.
Amiri Baraka ha scritto numerosi libri di poesie, opere teatrali, perfino saggi di critica musicale (“Blues people”). Dopo l’omicidio di Malcom X lascia il movimento della beat generation, cambia nome e – dopo due anni – sposa la poetessa Sylvia Robinson. Questa a sua volta cambia nome e diventa Amina.
Trasferitosi nel quartiere newyorkese di Harlem, divenne il fondatore del Black Art Movement.
La voce vibrante di rabbia di Amiri Baraka, vero “guerriero poetico” che declina con furia le violazioni subite dal suo popolo, si intreccia alle tonalità soul, calde e doloranti di Amina Baraka, straordinaria poetessa capace di coniugare denuncia e compassione, sofferenza e speranza.
Ad accompagnare la recitazione dei versi saranno due dei più grandi musicisti della tradizione blues: il pianista Dave Burrel (sessant’anni e un centinaio di dischi registrati) e il bassista William Parker (originario del Bronx, è stato il musicista più richiesto della sua generazione).
L’incontro, a ingresso libero, è organizzato da Circuiti culturali, facoltà di Lingue e letterature straniere, Dottorato di ricerca in Studi inglesi e anglo-americani, in collaborazione l’Associazione musicale etnea e con l’associazione Leggerete.