Gaspare Como è sposato con la sorella del latitante ricercato dalle forze dell'ordine da 23 anni. Secondo gli inquirenti ha avviato e gestito due negozi di abbigliamento nel Trapanese attraverso dei prestanome. La coppia aveva già subito un blocco dei beni nel 2012. Sigilli a un'azienda, autoveicoli e a un immobile in contrada Triscina
Arrestato cognato di Matteo Messina Denaro Trapani, sequestrati beni per 200mila euro
Secondo la Direzione investigativa antimafia di Trapani ha avviato e gestito in maniera occulta due negozi di abbigliamento a Castelvetrano e Marsala. È l’accusa rivolta a Gaspare Como, cognato del boss latitante Matteo Messina Denaro, arrestato oggi dalle forze dell’ordine. Como, commerciante di 45 anni, è pregiudicato per associazione per delinquere ed estorsione; gli investigatori hanno posto sotto sequestro beni – un’azienda, un immobile in contrada Triscina e degli autoveicoli – per un ammontare di circa 200mila euro.
Gaspare Como, che si trova adesso ai domiciliari, è sposato con Bice Maria Messina Denaro. Secondo gli inquirenti l’ipotesi di reato è trasferimento fraudolento di beni. I due negozi di abbigliamento nel Trapanese sarebbero stati intestati a prestanome che risulterebbero indagati. Una soluzione adottata per eludere la normativa in materia di prevenzione che coinvolge i parenti del latitante, inseguito dalle forze dell’ordine da 23 anni. Già nel 2012 la procura di Marsala aveva bloccato altri beni dei coniugi Como.