L'italo-argentino si racconta sul sito ufficiale del club: la stagione appena conclusa e quella che verrà, la convocazione del ct Conte, gli obiettivi personali e della squadra. Senza Dybala sarà lui il faro della squadra
Vazquez: «Palermo e Nazionale, sono felice Peccato per i legni, avrei potuto segnare di più»
Insieme a Paulo Dybala, che ha preso il volo per la Juventus, è stato tra i grandi protagonisti della bella stagione del Palermo, un vero trascinatore a suon di goal, 10, e assist, 7 (e pali). Adesso gli tocca difendere anche i colori azzurri della Nazionale grazie alla rinnovata fiducia del commissario tecnico Antonio Conte, che lo ha convocato per la doppia sfida contro Croazia e Portogallo.
Partita la Joya, Franco ‘El Mudo’ Vazquez è il perno attorno al quale il club di Maurizio Zamparini sta costruendo il prossimo campionato. «È stata una stagione molto positiva, abbiamo raggiunto l’obiettivo della salvezza molto prima del tempo. Sono contento di quello che ho fatto. È vero, potevo segnare di più, non fosse stato per le traverse e i pali. La Nazionale? Raggiungerla è stato bellissimo. Il lavoro di quest’anno è servito, voglio rimanere nel giro, voglio continuare così».
Finalmente quest’anno è arrivata la continuità di gioco dopo l’esclusione e un girone ai margini in Serie B: «Sono cresciuto tantissimo, anche grazie alla fiducia dei miei compagni e del mister, fondamentale per fare bene. Iachini mi ha fatto giocare in un ruolo che mi esalta, in campo sono felice. Fin dal suo arrivo c’è stato un bel dialogo». Fra i compagni anche l’amico Dybala, emigrato in bianconero. «Tutti sapevano che è una gran persona, con una bella famiglia alle spalle. E sul campo si vede che è forte. È ancora giovane e ha margini di crescita. Ha fatto un bel passo in avanti per la sua carriera».
Se deve scegliere la partita più esaltante della stagione rosanero, il Mudo non ha dubbi: «La vittoria contro il Milan a San Siro e poi forse anche il 3-1 al Napoli. Il goal più bello? Il pallonetto all’Atalanta». Per un talento che se n’è andato, tanti altri sono rimasti a coltivare le speranze del patron Zamparini: «Chochev, Quaison e Bentivegna sono tre ragazzi sui quali puntare l’anno prossimo. Vogliamo fare ancora meglio».