Dna, Di Matteo presenta ricorso Csm si oppone: «Non è sottovalutato»

Nonostante «i meriti e la notevole esperienza» nel contrasto a Cosa nostra del pm di Palermo Nino Di Matteo, altri candidati hanno migliori titoli per occupare i tre posti alla Procura nazionale antimafia. Ne è convinto il Csm che con questa motivazione oggi ha deciso di opporsi in giudizio al ricorso con cui il pm della trattativa Stato-mafia ha chiesto al Tar del Lazio di annullare la delibera di Palazzo dei marescialli, impedendogli l’accesso alla Procura guidata da Franco Roberti.

Il curriculum del pm palermitano non «è stato sottovalutato o ignorato» si legge nel giudizio – contenuto nella delibera approvata a larga maggioranza, con le sole astensioni dei togati Piergiorgio Morosini (Area) e Aldo Morgini (Autonomia e Indipendenza) – e la sua domanda è stata valutata in termini «di sicuro apprezzamento», scrive ancora il Csm, tuttavia gli altri magistrati che gli sono stati preferiti nel concorso per tre posti sono più titolati di lui. I tre magistrati scelti (Eugenia Pontassuglia, Salvatore Dolce e Marco del Gaudio, che hanno già preso servizio alla Dna) hanno delle carte in più: «Un’esperienza approfondita e specifica nella lotta alla criminalità organizzata di assoluto rilievo e di non comune completezza, oltre a una spiccata attitudine al lavoro di gruppo».

È proprio tutto questo che li fa preferire a Di Matteo. A sfavore del pm del processo sulla trattativa Stato-mafia pesa anche la circostanza che, a differenza dei tre colleghi, ha svolto «esclusivamente» funzioni di pubblico ministero e mai di giudice, né la sua esperienza di 17 anni alla Procura distrettuale antimafia di Palermo può fare la differenza: «Non gli attribuisce necessariamente, rispetto agli altri candidati, un surplus di significative competenze». Ed è «del tutto erroneo» il richiamo fatto da Di Matteo nel ricorso – su cui il Tar del Lazio si pronuncerà in prima battuta il 18 giugno prossimo, decidendo se sospendere la delibera alle sue esigenze di sicurezza.

Esigenze di cui peraltro il Csm «si era comunque fatto carico tempestivamente, tanto da avviare d’ufficio» una procedura speciale per il suo trasferimento da Palermo. Non regge neppure il rilievo a Palazzo dei marescialli di non aver tenuto conto come doveva del parere del Consiglio giudiziario di Palermo: quel parere «non è vincolante» e, comunque, anche il Csm ha valutato «in maniera assai positiva» il curriculum di Di Matteo , «pur ritenendolo sub-valente rispetto a quello dei nominati».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il pm della trattativa Stato-mafia ha chiesto al Tar del Lazio di annullare la delibera di Palazzo dei marescialli. Per il consiglio superiore della magistratura, nonostante «i meriti e la notevole esperienza» gli altre tre candidati hanno «un'esperienza approfondita e specifica nella lotta alla criminalità» e una «spiccata attitudine al lavoro di gruppo»

Il pm della trattativa Stato-mafia ha chiesto al Tar del Lazio di annullare la delibera di Palazzo dei marescialli. Per il consiglio superiore della magistratura, nonostante «i meriti e la notevole esperienza» gli altre tre candidati hanno «un'esperienza approfondita e specifica nella lotta alla criminalità» e una «spiccata attitudine al lavoro di gruppo»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]