Per due giorni, venerdì e sabato, il capoluogo siciliano ospiterà magistrati e docenti, che faranno il punto sulle proposte di riforma del Codice antimafia, attualmente in discussione in Parlamento. Alla manifestazione, tra gli altri, parteciperanno il vice ministro Bubbico, il procuratore nazionale anfimafia Roberti. Le conclusioni saranno affidate al guardasigilli
Mafia, a Palermo Stati generali della confisca Esperti a confronto con ministro Orlando
A Palermo gli Stati generali della confisca dei beni alla criminalità organizzata. L’occasione è il convegno Codice Antimafia: per una riforma utile, tra efficienza e garanzie, organizzata dal dipartimento Dems dell’Università. Per due giorni, venerdì e sabato prossimi, nell’aula Falcone in via Ugo Antonio Amico 4 (Collegio San Rocco, ex facoltà di Scienze politiche) magistrati e docenti si confronteranno sulle questioni cruciali relative alle proposte di riforma del Codice antimafia, attualmente in discussione al Parlamento. Alla manifestazione prenderanno parte, tra gli altri, il vice ministro dell’Interno, Filippo Bubbico, il presidente della Commissione riforme del Csm, Piergiorgio Morosini, e il procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti. Sabato, alle 13, dopo una sessione a porte chiuse, le conclusioni saranno affidate al ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
Alla due giorni parteciperanno i magistrati che rappresentano i tribunali per le misure di prevenzione patrimoniali che più hanno confiscato in Italia negli ultimi cinque anni: Milano, Torino, Roma, Napoli, Santa Maria Capua Vetere, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Trapani e Caltanissetta. «Si tratta – spiega Giovanni Fiandaca, direttore del Dipartimento Dems – del primo tentativo in Italia di raccogliere in una sessione di lavoro sia gli esponenti della magistratura specializzata in misure patrimoniali sia gli studiosi esperti del settore dell’Università di Palermo e della Cattolica di Milano, con l’obiettivo di dare un contributo alla riforma del Codice antimafia attualmente in discussione in Parlamento».
L’iniziativa rientra nell’ambito del IV corso per amministratori giudiziari organizzato dal Dems e prevede anche la consegna dei diplomi di partecipazione ai frequentanti da parte del rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, e del direttore dell’Agenzia nazionale (Anbsc), il prefetto Umberto Postiglione.