In moto la macchina dell’accoglienza. A coordinare la task force è la Prefettura. Dopo le operazioni di identificazione saranno trasferiti in diversi centri della provincia. In azione anche la Caritas: «Lavoriamo in emergenza»
Immigrati, 483 sbarcano a Palermo Tra loro anche donne e bambini
Ci sono anche 91 donne, di cui due in gravidanza, e 41 minori tra i 483 migranti tratti in salvo ieri in diverse operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia ed giunti nel pomeriggio a Palermo. La nave Borsini della Marina militare è approdata al molo Puntone e immediatamente è scattata la macchina dell’accoglienza. La task force, coordinata dalla Prefettura, comprende personale dell’Azienda sanitaria provinciale, della Croce rossa, della Protezione civile, del Comune e della Caritas, oltre alle forze dell’ordine.
Si tratta prevalentemente di profughi eritrei, somali, ghanesi e senegalesi, a cui la Caritas ha distribuito già panini, acqua e scarpe. Al termine delle operazioni di identificazione, i migranti saranno trasferiti nei diversi centri di accoglienza. Circa 150 saranno ospitati nei centri di accoglienza straordinaria di Ciminna e Giacalone. Altri 150, invece, verranno accolti probabilmente dalla Caritas di Monreale, guidata da don Ferdinado Toia.
«Lavoriamo in emergenza – spiega il direttore della Caritas di Palermo, don Sergio Mattaliano -. Spesso si tratta di migranti che vogliono ripartire subito per raggiungere al più presto le altre parti d’Italia o d’Europa. Il prefetto ci chiama e noi rispondiamo, collaborando nel migliore dei modi».