Centro storico come parcheggio privato «Il rispetto delle regole è un’eccezione»

Via Etnea, un mercoledì mattina di primavera come tante altre. Una passeggiata con la videocamera del cellulare accesa per riprendere quella che dovrebbe essere la zona a traffico limitato della città, ma che in realtà è un’area di parcheggio e transito per decine di automobili. È l’esperimento fatto da Valerio D’Urso, fotografo catanese, che ha girato un video ritraendo il suo giro nel salotto cittadino da piazza Università a piazza Stesicoro. Un filmato poi pubblicato su Facebook che ha scatenato decine di commenti. «La zona è ormai utilizzata come parcheggio privato», afferma. 

«Ho un’attività in centro, in via San Michele e mi trovo a vivere la zona», racconta. «Di giorno o di sera la situazione cambia di poco, sono diversi solo i fruitori». Il filmato riprende su entrambe le carreggiate numerose auto – di svariati enti, sia militari che civili – lasciate tranquillamente in sosta o in transito. Spostandosi nelle vie limitrofe, anch’esse a traffico limitato, sono innumerevoli le macchine parcheggiate, alcune delle quali sui marciapiedi. Al di là delle transenne che delimitano piazza Università la situazione non è migliore: anche lì decine di motorini e qualche auto. «In via Carcaci, una parallela di via Montesano, c’è il divieto di transito e sosta. Ma viene utilizzata come parcheggio dagli impiegati della Prefettura». I quali lasciano sul parabrezza anche i recapiti ai quali rivolgersi nel caso in cui la vettura debba essere spostata. 

«Ho già fatto
due segnalazioni al Comune», precisa D’Urso. Una di queste riguarda «la mancanza di segnaletica orizzontale e verticale su via di Sangiuliano, dai Quattro canti alla stazione». Però il centro resta senza controllo. Almeno quello delle istituzioni. In diverse occasioni «sono stato avvertito dai parcheggiatori che mi hanno chiesto di togliere la mia auto. “Alle 7 ama a travagghiari“, mi hanno detto». E così piazza Spirito Santo, oggi Turi Ferro, o lo slargo di via Paternò sono «gestiti giornalmente dai vari abusivi – continua -. Via di Sangiuliano ha un divieto di sosta da via Etnea al Santa Marta, ma anche i vigili urbani parcheggiano lì, sulle strisce pedonali dell’incrocio».

Il problema principale, secondo D’Urso, sta proprio nella
mancanza di controllo da parte di chi dovrebbe esserne l’autore. «Ci sono ogni giorno due vigili, uno ai Quattro canti e uno in piazza Stesicoro. Ma sono dei meri esecutori di multe. Il rispetto delle regole è diventata un’eccezione». Eppure «le armi le hanno: le regole, le leggi. Devono utilizzarle, con tutti. Altrimenti sono conniventi anche loro». 


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