Un insediamento avvenuto tra le polemiche e la gestione dell’eredità di importanti progetti sul porto di Palermo: è la partenza di Annalisa Tardino, dopo la nomina a commissario straordinario dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale. Una investitura su cui hanno pesato le iniziali accuse di scarsa competenza da parte del presidente della Regione siciliana Renato Schifani. […]
Porto di Palermo (e non solo): i progetti e le ambizioni di Annalisa Tardino
Un insediamento avvenuto tra le polemiche e la gestione dell’eredità di importanti progetti sul porto di Palermo: è la partenza di Annalisa Tardino, dopo la nomina a commissario straordinario dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale. Una investitura su cui hanno pesato le iniziali accuse di scarsa competenza da parte del presidente della Regione siciliana Renato Schifani. E il pesante confronto con il suo predecessore Pasqualino Monti. Tardino, però, ha scelto di rimboccarsi le maniche e inserirsi nel flusso progettuale ereditato. Raccontando a MeridioNews le sue priorità: «Nelle scorse settimane abbiano definito il protocollo d’intesa tra il Comune di Palermo e l’Autorità di sistema portuale – spiega -. Poi, abbiamo presentato i lavori che saranno effettuati per il waterfront di via Crispi, con importanti opere di riqualificazione. Tra cui la passerella che collegherà l’interfaccia del porto con un’altra opera straordinaria in via Amari. Questo è il primo impegno concreto che stiamo portando avanti».
Non solo Palermo: i progetti per i porti decentrati
Non solo il porto di Palermo: tra le responsabilità di Annalisa Tardino ci sono anche i porti limitrofi. Da cui passa il fulcro della modernizzazione e alcuni dei quali saranno degli importanti nodi di interscambio per persone e merci. «Ho visitato i porti decentrati, in primis quello di Termini Imerese, in cui sono in corso i lavori sulle banchine, che dovranno essere ultimati entro giugno 2026, perché finanziati con i fondi del Pnrr – conferma il commissario dell’Adsp Occidentale-. Ci sono poi altri lavori da fare per la riqualificazione dell’area nord. Abbiamo già presentato i progetti e saranno finanziati con risorse autonome dell’ente».

Il turismo crocieristico
Un altro aspetto importante che investe il porto di Palermo – e da non sottovalutare – è il turismo crocieristico. L’anno scorso, infatti, il porto del capoluogo è stato raggiunto da un milione di crocieristi, superando il record dell’anno precedente di 940mila presenze. «Secondo le attuali classifiche, quello di Palermo è il quarto porto turistico in Italia per numero di crocieristi e il nono in Europa – afferma ancora Tardino -. Una posizione veramente di lustro e la prospettiva è di un’ulteriore crescita. C’è grande attenzione in questo momento per la Sicilia e, ovviamente, ci fa piacere che questo interesse passi dal nostro porto».
Il rapporto con il predecessore Pasqualino Monti
Sfide difficili e complesse si presentano davanti alla nuova presidente, che butta acqua sul fuoco delle polemiche divampate nelle scorse settimane. «Tutto quello che si è detto finora non corrisponde a verità – commenta Tardino -. Ho un ottimo rapporto con Pasqualino Monti. Alcuni anni fa, quando ero parlamentare europea, insieme abbiamo anche organizzato una visita di parlamentari esteri al porto di Palermo. Mentre si stavano ultimando i lavori di realizzazione del Molo trapezoidale». Un modo, spiega la nuova presidente, «per smentire i pregiudizi nei confronti della Sicilia», specie nel settore dei lavori pubblici. Lavori, quelli per il Molo trapezoidale, che Tardino ha peraltro seguito fino alla fine: «Sono stata presente anche all’inaugurazione insieme al ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini», ricorda oggi.
Le parole chiave di Tardino: sviluppo e concretezza
Sugli obiettivi futuri, Annalisa Tardino ha già una visione chiara: «Personalmente, ho intenzione di dare un contributo personale positivo a questo ente. Anche in ragione della mia pregressa esperienza e conoscenza dei Sistemi internazionali». Nello specifico, la presidente vorrebbe concentrarsi sullo «sviluppo delle infrastrutture dei porti decentrati, con l’obietto di rendere l’Autorità portuale un vero sistema. E, magari, intercettare nuovi flussi. Senza dimenticare uno sviluppo anche relazione, per l’attuazione del piano Mattei», uno strumento che guarda alla vicina Africa. In generale, per Tardino, di professione giurista, è «necessario concretizzare l’esperienza normativa, passando dalle norme ai fatti».
L’ambizione di Tardino: aumentare le occasioni dell’influenza della Sicilia all’estero
Ulteriore ambizioso obiettivo di Annalisa Tardino, infine, è far crescere l’influenza della Sicilia a livello internazionale. «Ho intenzione di continuare con la promozione di questo ente nelle dovute sedi. Anche per questo, sarò presente ad alcuni tavoli tecnici a Bruxelles e poi all’assemblea generale di Espo (Associazione Europea dei Porti, ndr). Dal 16 al 20 novembre, inoltre, avremo altri eventi che ci toccano da vicino e a cui saremo presenti. Vorrei che fossimo sempre in prima linea nei tavoli istituzionali in cui è possibile cogliere delle opportunità di crescita».