Non accettava la fine della relazione e sospettava che lei avesse un nuovo partner. La furia di un uomo di 55 anni si è abbattuta su una donna, presa per i capelli e picchiata a sangue. Per lei 25 giorni di prognosi. E' stata trovata in piazza della Repubblica da alcuni passanti
Messina, 48enne portata sui colli e bastonata Arrestato ex compagno per sequestro di persona
Condotta contro la propria volontà sui colli San Rizzo, dopo essere stata trascinata in auto per i capelli, e massacrata di botte, subendo pure minacce di morte. Vittima della violenza, una 48enne messinese, ritrovata in piazza della Repubblica, nel pieno centro di Messina, da alcuni passanti che hanno immediatamente contattato la polizia. Arrestato per il fatto, l’ex compagno, un 55enne messinese, già noto alle forze dell’ordine, accusato di sequestro di persona, minacce gravi e lesioni personali. Per lui, pure una denuncia per porto d’armi od oggetti atti a offendere. A seguito di una perquisizione personale, infatti, sarebbe stato trovato in possesso di un coltello. Alla base di tutto, ci sarebbe la gelosia.
L’arresto è avvenuto ieri. Gli agenti sono intervenuti proprio a causa della segnalazione al 113 da parte di chi ha avvistato la 48enne con addosso i chiari segni dell’aggressione. Preso atto della situazione, gli uomini delle volanti hanno immediatamente avviato degli accertamenti in base ai quali la donna, poco prima, sarebbe stata costretta con la forza a salire a bordo dell’automobile del suo ex, venendo tirata per i capelli. Giunti sui colli, sarebbe stata presa a bastonate e minacciata di conseguenze ben peggiori.
Una furia cieca quella abbattutasi su di lei, come certifica la prognosi rilasciata dai medici dell’ospedale Piemonte: 25 giorni.
Il motivo dell’aggressione, secondo gli inquirenti, è da ricondurre alla fine della relazione sentimentale tra i due e al sospetto, da parte del 55enne, che l’ex compagna avesse allacciato una storia con un altro. L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno, Annalisa Arena, è stato trasferito nel carcere di Gazzi, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.