Un bando pubblicato sul sito del Comune di Catania prevede l'affidamento a privati degli asili di via Calipso e via Cannizzaro. «Ci saranno solo lavoratori privati, e il numero totale dei bambini assistiti resterà di 360», afferma Matteo Iannitti, esponente di Catania bene comune. «Il numero aumenterà a 480 e le strutture non sono definitive», ribatte l'assessore ai Servizi sociali Angelo Villari
Asili nido, due strutture verranno privatizzate Villari: «Ci saranno più posti, Cbc strumentalizza»
Sugli asili nido è di nuovo scontro tra il gruppo politico Catania bene comune e l’amministrazione comunale. Dal prossimo anno infatti due strutture comunali verranno gestite da cooperative private tramite i fondi del Piano azione e coesione: la novità è presente su un bando, pubblicato alla fine di febbraio sul sito del Comune di Catania e dal valore di un milione e 510mila euro, e comprende tre strutture all’interno del distretto sanitario: due a Catania, per un totale di 120 posti, e una a Misterbianco per altri 45.
«Le strutture di cui sarà privatizzata la gestione saranno l’Asilo nido comunale Arcobaleno di via Stanislao Cannizzaro e l’Asilo nido comunale La giostra dei bimbi di via Calipso. Sono gli asili nido del Comune con più bambini iscritti, 120, e dove addirittura si formano delle liste d’attesa. La scelta dell’amministrazione comunale è quindi illogica», scrive Cbc in un comunicato stampa. Il gruppo politico, che da ormai due anni segue da vicino le vicende relative alla riduzione del numero di bambini assistiti, con conseguente aumento delle rette, denuncia per voce di Matteo Iannitti come «in quelle due strutture non ci saranno più le maestre per le quali le mamme fanno la fila per iscrivere i bambini. Si poteva – prosegue Iannitti -, con gli stessi soldi dei fondi Pac, riaprire i tre asili di via Raccuglia, via Caduti del lavoro e via Acquicella, chiusi da settembre. Ma alcuni giorni fa l’assessore Villari ci ha confermato che i due asili che verranno privatizzati saranno quelli indicati nel bando», spiega l’esponente di Cbc.
La gestione avrà durata di undici mesi e «sia educatori che ausiliari saranno dipendenti degli aggiudicatari del bando, a differenza del sistema attuale di gestione degli undici asili pubblici che è misto tra dipendenti comunali e cooperative. Il controllo sarà del Comune di Catania, quindi non cambierà nulla per gli utenti», conferma l’assessore Angelo Villari. Il titolare dei Servizi sociali della giunta guidata da Enzo Bianco però non conferma quanto detto da Catania bene comune in merito alla scelta dei due asili da privatizzare: «L’appalto dice solo che ci saranno due asili privatizzati, e che i posti aumenteranno dagli attuali 360 a 480. Ulteriori 40 posti saranno poi dedicati alla creazione di due spazi gioco, con un altro bando», spiega Villari. Secondo Iannitti però «la privatizzazione degli asili di via Calipso e via Cannizzaro farà restare sempre i posti a un totale di 360, quindi quelli gestiti dal pubblico rimarranno 240, togliendo i 120 finanziati dai Pac». «Catania bene comune strumentalizza – conclude Villari -, perché abbiamo avuto decine di incontri con le rappresentanze sindacali nei quali si è ribadito che il numero di posti aumenterà».
Il termine per la presentazione delle istanze da parte delle cooperative interessate alla gestione degli asili è fissato al 8 aprile alle ore 12, mentre la gara si svolgerà a partire da giorno 20. Solo in quel momento si saprà quali saranno gli asili comunali privatizzati e il numero totale di bambini assistiti.