Prosegue a intensità variabile l’attività stromboliana dell’Etna, concentrata al cratere di Sud-Est, con deboli e discontinue emissioni di cenere vulcanica che si disperdono velocemente in area sommitale. Al tempo stesso restano attivi i flussi lavici generati dalle tre fratture aperte ad alta quota. Il quadro emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia […]
Foto di Boris Behncke - eruzione del 24 agosto
Etna, continua l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est: emissioni di cenere e flussi lavici
Prosegue a intensità variabile l’attività stromboliana dell’Etna, concentrata al cratere di Sud-Est, con deboli e discontinue emissioni di cenere vulcanica che si disperdono velocemente in area sommitale. Al tempo stesso restano attivi i flussi lavici generati dalle tre fratture aperte ad alta quota.
Il quadro emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – Osservatorio etneo di Catania. Sul piano sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico mostra ampie oscillazioni ma si mantiene su valori alti. Le sorgenti del tremore sono localizzate nell’area del Cratere di Sud-Est, a una quota compresa tra 2.900 e 3.000 metri. Dopo una fase di bassa attività infrasonica nelle prime ore della mattina, dalle 08:15 circa si è registrato un incremento del numero e dell’energia degli eventi, con valori di ampiezza oscillanti tra media e alta. I segnali di deformazione del suolo non mostrano invece variazioni significative rispetto agli ultimi giorni.
Il Vona (Volcano Observatory Notice for Aviation) emesso dall’Ingv resta fissato sul colore arancione, confermando un livello di attenzione medio-alto per il traffico aereo. Tuttavia, l’attuale fase eruttiva non sta avendo ripercussioni sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, che rimane pienamente funzionante.