È stata presentata ieri mattina alla commissione Sanità all’Ars, la proposta della rete ospedaliera per il 2025 redatta dall’assessorato alla Salute regionale, dopo le consultazioni nelle settimane precedenti con le parti coinvolte. «Sono abbastanza soddisfatto delle modifiche che sono state fatte dall’assessorato, certo qualche criticità permane e ne dovremo discutere ancora – dichiara Pino Galluzzo, […]
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La nuova proposta dell’assessorato per la rete ospedaliera siciliana: i numeri dei posti letto
È stata presentata ieri mattina alla commissione Sanità all’Ars, la proposta della rete ospedaliera per il 2025 redatta dall’assessorato alla Salute regionale, dopo le consultazioni nelle settimane precedenti con le parti coinvolte. «Sono abbastanza soddisfatto delle modifiche che sono state fatte dall’assessorato, certo qualche criticità permane e ne dovremo discutere ancora – dichiara Pino Galluzzo, membro della sesta commissione all’Ars a margine dell’incontro-. Però il clima della seduta è stato disteso e sereno». In questa terza e, finora, ultima versione della bozza della rete ospedaliera siciliana, i tagli dei posti letto risultano meglio distribuiti, ma appaiono maggiormente penalizzate le Asp quasi ovunque. I posti letto sono aumentati nelle realtà che ospitano molti turisti come Siracusa che guadagna 67 posti letto all’Asp e 69 all’Ospedale di Siracusa. Il numero di posti letto ad Augusta, Noto e Lentini è rimasto praticamente invariato. Al polo opposto c’è Caltanissetta, che invece perde 23 posti all’Asp e 11 al San Cataldo.
Anche a Catania il numero dei posti letto è in diminuzione, con qualche eccezione. L’Arnas Garibaldi con la nuova rete passerebbe da 615 a 584 posti letto, meno 45 posti anche al Garibaldi Nesima. Posti letto in più soltanto al Garibaldi Centro che passerebbe da 183 a 197. L’Asp di Catania registra un -22 e – 17 all’Ospedale di Bronte, ma aumenterebbero i posti a Paternò (+23) ed a Caltagirone (+5). Gli altri restano per lo più invariati. Perde posti pure l’Aoup di Catania (-21): meno 82 posti al San Marco (-82), che andrebbero a favore del Rodolico (+61). Anche per il Cannizzaro previsto un taglio di posti letto da 565 a 536.
L’Asp di Messina passa da 793 a 752 posti letto, mentre il Policlinico Di Martino guadagna 8 posti, così come il Neurolesi Piemonte (da 239 a 285). Anche il Piemonte cresce di 12 posti, che vengono persi invece dal Centro Neurolesi (da 115 a 85) e dall’ospedale Papardo (375 a 344). Prevista, però, l’apertura di 64 posti a Casazza.
Ad avere la peggio a Palermo è l’Ospedale Villa Sofia Cervello che perderebbe in totale 51 posti, attestandosi peggio dell’Asp di Palermo che ne perderebbe 30. All’Arnas Civico la situazione resta per lo più uguale con l’aumento di una decina di posti. Spicca, invece, il taglio di 18 posti letto all’ospedale dei Bambini, Di Cristina. Guadagna circa 20 posti il Policlinico di Palermo (da 541 a 562), ma 42 sarebbero tolti Buccheri La Ferla. Ad Enna i numeri restano per lo più invariati, soltanto Asp passa da 555 a 521. Ragusa e Trapani sono teatro di una ridistribuzione più ampia che però lascia il numero totale dei posti letto non distante da quello attuale. Agrigento guadagna circa una decina di posti in tutti i presidi sanitari e all’Asp si passa da 901 a 964.