Un riconoscimento importante per il difensore campano che, arrivato a Palermo da svincolato nel mese di gennaio dello scorso anno, in Sicilia si è rimesso in gioco ed è tornato a respirare l’atmosfera del calcio giocato dopo un periodo di inattività legato alla squalifica per il calcioscommesse
Vitiello rinnova. Stop Gonzalez Baccin:«Con Dybala accordo tra gentleman»
Dopo i rinnovi di Vazquez, Maresca e Andelkovic, il Palermo ufficializza un altro prolungamento del contratto. Il club di viale del Fante prosegue il ‘matrimonio’ con Roberto Vitiello che ha rinnovato fino al 30 giugno 2017 il contratto che era in scadenza al termine di questa stagione.
Un riconoscimento importante per il difensore campano che, arrivato a Palermo da svincolato nel mese di gennaio dello scorso anno, in Sicilia si è rimesso in gioco ed è tornato a respirare l’atmosfera del calcio giocato dopo un periodo di inattività legato alla squalifica per il calcioscommesse: «Questo rinnovo ha un sapore particolare – ha ammesso Vitiello – ci tenevo a conquistarlo sul campo e attraverso il lavoro. Ho sentito il presidente, l’ho voluto ringraziare di persona prima che lo facessi pubblicamente e ribadisco la mia gratitudine per la grande opportunità che mi sta concedendo e la fiducia nei miei confronti. Ringrazio la società e anche i miei compagni. Con i risultati ottenuti in questi ultimi anni, in questo gruppo anche il singolo riesce a togliersi delle soddisfazioni».
Il numero 2 rosanero festeggerà il rinnovo domenica a Cesena in occasione di una gara difficile contro una squadra in piena lotta per la salvezza: «Ho indossato la maglia del Cesena, so che ci sarà un ambiente caldo e un’atmosfera infuocata ma noi non dobbiamo farci condizionare anche perché il nostro ruolino deve continuare se vogliamo disputare un campionato importante. Sarà una gara tosta, il Cesena troverà di fronte un Palermo in salute ma anche noi affronteremo una squadra in forma».
Al ‘Manuzzi’ Iachini avrà una difesa incerottata. Il tecnico dovrà colmare il gap sulla fascia destra priva dell’infortunato Morganella e dello squalificato Rispoli. «Stiamo provando diverse soluzioni, in questi giorni il mister ci darà delle indicazioni più precise». Ha spiegato Vitiello e, contestualmente, dovrà rinunciare al centrale Gonzalez.
Il costaricano, infortunatosi domenica nel secondo tempo del match contro l’Empoli, si è sottoposto ad indagini strumentali che hanno evidenziato una lesione di secondo grado del semimembranoso della coscia sinistra. Il numero 12 salterà certamente le prossime due partite e, tenendo conto della sosta, potrebbe tornare a disposizione nella gara interna contro il Milan del 4 aprile, alla vigilia di Pasqua.
In vista della trasferta di Cesena, dunque, Vitiello è di fatto uno dei pochi ‘superstiti’ di un reparto in piena emergenza. L’utilità del jolly campano è stata messa in evidenza dal ds Baccin in occasione dell’annuncio della ‘fumata bianca’ per il rinnovo del contratto: «Siamo particolarmente contenti. Abbiamo trovato l’accordo in cinque minuti – ha rivelato il responsabile dell’area tecnica rosanero – Roberto incarna le caratteristiche del giocatore che ogni società vorrebbe avere. Si è fatto trovare pronto ogni volta che è stato chiamato in causa ed è un punto di riferimento importante per lo spogliatoio anche fuori dal campo». Sul fronte Vitiello c’è stato il lieto fine ma, in casa rosanero, il capitolo rinnovi comprende altre situazioni ancora in stand-by.
Tiene sempre banco il caso Barreto, destinato a lasciare Palermo al termine della stagione: «Barreto si allena al cento per cento ed è a disposizione. Non c’è alcun tipo di controindicazione sul fatto che possa continuare ad essere un giocatore importante fino alla scadenza. Se ha deciso di prendere un’altra strada il Palermo guarderà avanti ma io l’ho visto sereno. Se ci fossero stati dei problemi non sarebbe sceso in campo». Diversa la situazione di Dybala: «Il presidente sta seguendo direttamente gli sviluppi della trattativa. Dopo qualche frizione i rapporti con il suo entourage sono tornati distesi. Stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore per il giocatore e per il Palermo. C’è un accordo tra gentiluomini». Il contratto dell’attaccante argentino scade nel 2016 come quello di Sorrentino: «Ne parleremo con grande serenità, nei modi e nei tempi previsti. Stefano è uno dei migliori portieri in assoluto del calcio italiano». E in tema di portieri va sciolto il nodo Ujkani con il contratto in scadenza a giugno: «Siamo in contatto con i suoi agenti, lo vogliamo tenere. Affronteremo questo argomento tra 15-20 giorni». Il 30 giugno scadrà anche il contratto di Morganella che oggi a Novara sarà sottoposto ad intervento chirurgico al ginocchio destro: «Non ci rimangiamo la parola data. Aspettiamo che Michel si riprenda dopo l’intervento e, una volta che sarà clinicamente guarito, proseguirà con noi». Riflettori anche su Belotti: «Gli abbiamo dato un’opportunità importante prendendolo dalla Lega Pro. Sta facendo molto bene ma deve ancora compiere dei passi avanti nel suo processo di crescita. E’ un ragazzo sul quale puntiamo molto e sarà uno dei perni del Palermo del futuro».
La società, intanto, resta sempre vigile sul fronte mercato: «Duarte? E’ un Nazionale e gioca nel Bruges. Ci piace ma lo stesso discorso vale per altri giocatori». Tra questi anche l’attaccante Defrel: «E’ in comproprietà tra Cesena e Parma. E’ un giocatore bravo e per questo motivo lo seguiamo ma non c’è assolutamente nulla».
Rinnovi e mercato, finora, hanno monopolizzato l’attenzione di Baccin, al suo primo anno da dirigente nell’ambito della prima squadra: «Questo girone ci ha dato tante soddisfazioni, è cresciuta molto la squadra e di conseguenza anche i singoli. Rispetto ad ottobre, vedo una grande consapevolezza, da parte di tutto l’ambiente, di potere fare qualcosa di importante. Stiamo cercando di gettare le basi per consolidare il calcio a Palermo e collocarlo in una posizione medio-alta. Un bilancio a titolo personale? Sono uno che ama parlare poco e lavorare il più possibile. Il presidente mi ha dato fiducia. Credo che chi fa questo lavoro non possa essere mai soddisfatto al cento per cento. Questo è il mio obiettivo: fare sempre meglio». Tra i suoi compiti anche quello di mediare, quando è necessario, nella stanza dei bottoni: «Tra Zamparini e Iachini non c’è stata alcuna crisi. Il presidente ha solo esternato il suo dispiacere per una sconfitta (a Roma contro la Lazio, ndr) inaspettata per il modo in cui è maturata. Fa parte del mio lavoro trovare un punto di equilibrio ma si è risolto tutto in pochi minuti».