Pioggia di critiche da parte delle opposizioni all’Ars nei confronti del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, accusato di sottrarsi al confronto parlamentare per non esporsi politicamente alle indagini in corso che coinvolgono il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e l’assessora regionale al Turismo Elvira Amata, entrambi di Fratelli d’Italia. I due politici del partito di […]
Pd e M5S attaccano Schifani: «Come Ponzio Pilato, evita l’aula dopo indagini su Galvagno e Amata»
Pioggia di critiche da parte delle opposizioni all’Ars nei confronti del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, accusato di sottrarsi al confronto parlamentare per non esporsi politicamente alle indagini in corso che coinvolgono il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e l’assessora regionale al Turismo Elvira Amata, entrambi di Fratelli d’Italia. I due politici del partito di Giorgia Meloni sono al centro di un’inchiesta per corruzione della procura di Palermo. Per Amata nei giorni scorsi è arrivato l’avviso di conclusione indagini, preludio a una possibile richiesta di rinvio a giudizio da parte dei magistrati. Schifani tuttavia ha sottolineato la propria fiducia nei confronti di Amata.
«In questi giorni il presidente Schifani fa il Ponzio Pilato – dichiarano Michele Catanzaro (capogruppo del Pd) e Antonio De Luca (capogruppo del M5S) – si tiene volutamente lontano dall’Ars per timore di associare il suo volto alle indagini sulle mance e sulla corrente turistica di FdI». Secondo i due esponenti dell’opposizione, il presidente starebbe cercando di guadagnare tempo: «L’idea di Schifani – continuano – è forse quella di passare velocemente dal ddl sui Consorzi di bonifica alle variazioni di bilancio, per arrivare alla pausa estiva senza affrontare il dibattito sulle indagini che coinvolgono il suo governo». I capigruppo concludono con un appello diretto: «Il presidente venga in parlamento e si assuma le sue responsabilità, anche per quanto riguarda le norme da inserire nelle variazioni di bilancio, perché enti e amministrazioni locali attendono risposte urgenti per evitare il rischio di default».