La ragazza, terrorizzata, temendo di incrociare l’uomo, ha col tempo smesso persino di frequentare i corsi universitari o di uscire sola dalla sua abitazione. Ogni normale rumore e movimento in casa della giovane era motivo di pressanti lamentele da parte dell'uomo e di azioni incontrollate
Divieto di avvicinamento per uno stalker Atti persecutori nei confronti di una 22enne
Per due anni una studentessa universitaria ha dovuto subire gli atti persecutori di un uomo di 62 anni. Lei una ragazza di 22 anni non c’è l’ha fatta più e lo ha denunciato, si è rivolta agli agenti del commissariato di polizia Portanuova, raccontando quanto subito sino a quel momento.
La ventiduenne ha riferito ai poliziotti, che l’uomo, abitante al piano di sotto al suo, in tutto questo lasso di tempo si era reso protagonista di numerose lamentele per qualsiasi tipo di comportamento tenuto dalla stessa o da altri occupanti l’appartamento adoperando ingiurie, invettive e minacce. Nello specifico, nel corso di questi due anni, l’uomo infastidito, a suo dire, dai rumori (veri o presunti) degli inquilini si è recato dietro la porta della giovane, a qualsiasi ora del giorno e della notte, bussando e percuotendo l’uscio con pugni e calci. Ma non solo, in altre occasioni, aveva atteso la ragazza nell’androne condominiale per insultarla, aggredendo, anche gli eventuali amici che erano con lei.
La vita della giovane, intimorita dagli atteggiamenti dell’inquilino, ben presto è cambiata: le continue vessazioni e il timore di riceverle, l’hanno costretta, come da copione, a modificare le sue abitudini. Ogni normale atto quotidiano come lo spostamento di una sedia, il lavaggio delle stoviglie, l’uso di scarpe con i tacchi, una conversazione con altre amiche e, perfino, l’uso dello scarico del wc, hanno ingenerato nella ragazza il timore di uscire di casa ed incontrare il vicino viste le sue pressanti lamentele per ogni cosa.
La ragazza, terrorizzata, temendo di incrociare l’uomo, infatti, ha smesso persino di frequentare i corsi universitari o di uscire sola dalla sua abitazione. Finché lo scorso dicembre l’escalation di ingiurie e minacce è culminata in una vera e propria aggressione, nei confronti del fidanzato della ventiduenne. Il sessantaduenne, accortosi dell’arrivo della coppia, ha atteso i due nei pressi dell’ascensore dell’androne del palazzo.
I giovani, nonostante, avessero visto il vicino e avessero temporeggiato nella speranza di non incontrarlo, si sono imbattuti nell’uomo. Il vicino, senza alcuna esitazione, ha intimato alla giovane di salire in ascensore con lui per affrontare l’ennesima discussione. Al diniego della giovane, seguito dalla scelta di prendere le scale, l’uomo ha imposto la sua presenza fisica sbarrandole il passaggio.
Il fidanzato, presente, si è frapposto tra i due, al fine di proteggerla, provocando la reazione dell’uomo che, irato, lo ha afferrato e scaraventato contro una parete provocandogli delle lievi lesioni. E’ a quel punto la giovane comprendendo che con l’uomo aveva oltrepassato con i suoi atteggiamenti ogni limite di ragionevolezza, ha deciso di rivolgersi ai poliziotti.
Al sessantaduenne, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori è stato applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla studentessa, con l’astensione di avvicinarsi al pianerottolo dell’abitazione e di organizzare appostamenti condominiali, nonché il divieto di comunicare direttamente o indirettamente con la giovane.