È terminata nella tarda sera di ieri l’impasse sullo sbarco dei 61 migranti, tra i quali sette minori, a bordo della Sea-Eye 5, la nave umanitaria tedesca che ieri aveva soccorso 65 persone in difficoltà a circa 50 miglia a nord di Tripoli. Dopo una giornata di incertezze e cambi di rotta, l’imbarcazione ha potuto […]
Sbarcati 61 migranti a Pozzallo: tra loro sette minori e una donna al nono mese di gravidanza
È terminata nella tarda sera di ieri l’impasse sullo sbarco dei 61 migranti, tra i quali sette minori, a bordo della Sea-Eye 5, la nave umanitaria tedesca che ieri aveva soccorso 65 persone in difficoltà a circa 50 miglia a nord di Tripoli. Dopo una giornata di incertezze e cambi di rotta, l’imbarcazione ha potuto attraccare intorno alle 22,00 alla banchina di riva del porto di Pozzallo (Ragusa), in cui ha sostato per 20 ore a circa sette miglia nautiche dalla costa in attesa di ricevere l’ok allo sbarco. La svolta è arrivata dopo ore di interlocuzioni con le autorità italiane, che inizialmente avevano assegnato Taranto come porto sicuro. Successivamente, l’assegnazione è stata modificata e la nave è stata autorizzata a dirigersi verso Pozzallo.
Nella giornata di ieri le autorità italiane avevano autorizzato solo lo sbarco dei migranti considerati fragili intimando alla Sea Eye 5 di proseguire verso Taranto con gli altri. Una richiesta che la Ong ha respinto per motivi di sicurezza, ritenendo pericoloso il trasferimento dei naufraghi verso una destinazione così lontana. Nel tardo pomeriggio, è stata effettuata anche un’evacuazione medica urgente: una ragazza nigeriana al nono mese di gravidanza è stata trasferita in banchina da una motovedetta della Guardia Costiera e poi trasportata dal 118 all’ospedale Maggiore Baglieri di Modica. In serata, la svolta con l’attracco al porto e il trasferimento all’hotspot dei migranti. Nella giornata di ieri anche il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna aveva fatto appello alle autorità per fare sbarcare i migranti definendo incomprensibile la situazione di stallo.