«La famiglia Vaccaro stava tornando in auto da un pranzo domenicale». Comincia così il racconto fatto dagli avvocati che assistono i familiari di Gioacchino Vaccaro, il fruttivendolo 45enne che è morto dopo una violenta aggressione in strada a Partinico, in provincia di Palermo. Due fratelli, Leonardo e Antonino Failla, sono stati fermati con l’accusa di […]
Morto dopo l’aggressione in strada a Partinico, l’avvocato: «È stato male dopo la lite violenta»
«La famiglia Vaccaro stava tornando in auto da un pranzo domenicale». Comincia così il racconto fatto dagli avvocati che assistono i familiari di Gioacchino Vaccaro, il fruttivendolo 45enne che è morto dopo una violenta aggressione in strada a Partinico, in provincia di Palermo. Due fratelli, Leonardo e Antonino Failla, sono stati fermati con l’accusa di omicidio preterintenzionale. «Alla guida c’era la signora – dicono i legali – quando la macchina di uno dei Failla, che viaggiava dietro, ha iniziato a suonare il clacson invitandoli ad accelerare. Poi li ha superati e ha bloccato loro la strada». Da qui sarebbe poi nata una lite violenta. «Vaccaro, la moglie e il figlio sono stati aggrediti. Alla discussione – concludono gli avvocati – si è aggiunto l’altro fratello Failla, arrivato successivamente».
È questa la ricostruzione che hanno fatto gli avvocati della famiglia Vaccaro sulla lite stradale finita con la morte di Gioacchino Vaccaro, deceduto ieri in ospedale. «Tutto si è svolto a 300 metri da casa dei Vaccaro – dicono i legali – Quando sono rientrati, Vaccaro ha detto di sentirsi male e di avere dolori alla testa e al petto. Il cognato gli ha consigliato di andare in ospedale, dove poi è morto». I fratelli Failla, entrambi incensurati, nella serata di ieri si sono costituiti in caserma e dopo un interrogatorio da parte dei carabinieri durato tutta la notte, sono stati fermati per omicidio preterintenzionale. Entrambi si sono difesi sostenendo di essere stati loro le vittime dell’aggressione. Sulla salma del 45enne verrà effettuata l’autopsia. Gli inquirenti dovranno stabilire se la causa della morte sia stato un infarto o se l’uomo sia deceduto per una emorragia interna provocata dalle lesioni.