A qualche mese dall'apertura di un'inchiesta della magistratura e con il rischio di dover posticipare la bonifica dell'impianto mottese, il governatore ha annunciato l'arrivo dei tecnici per controllare la gestione della struttura di proprietà della famiglia Proto. «Parlerò con i sindaci interessati - assicura Rosario Crocetta - per concordare anche con loro le strategie necessarie». «La strategia è una: la chiusura», ribatte categorico Nino Di Guardo, sindaco di Misterbianco
Motta, arrivano i commissari alla Oikos Crocetta: «Si comincia ad affrontare l’emergenza rifiuti»
La Regione siciliana annuncia l’arrivo dei commissari alla Oikos spa, l’azienda proprietaria della discarica di contrada Valanghe d’inverno, tra i Comuni catanesi di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco. Il presidente Rosario Crocetta spiega come la decisione mira a far «fa prevalere l’interesse pubblico rispetto a interessi più che discutibili che sono oggetto di un’inchiesta della magistratura, all’interno della quale emergono gravi responsabilità in capo ai privati». A capo della ditta, infatti, c’è Domenico Proto, indagato per l’inchiesta palermitana Terra mia scoppiata a luglio. Qualche giorno dopo, l’allora dirigente regionale Marco Lupo decise di sospendere le autorizzazioni all’abbancamento dei rifiuti. Una misura, però, sconfessata dalla stessa Regione che ha stabilito di dare il via libera alla Oikos per altri tre mesi, fino al prossimo 15 gennaio.
Secondo il presidente della Regione, l’arrivo dei tecnici incaricati permetterà anche di «cominciare ad affrontare le emergenze rifiuti interloquendo con i commissari nominati dallo Stato che rappresentano certamente punti di riferimento importanti per il rispetto dell’ambiente e la gestione corretta del conferimento dei rifiuti». Il timore dei comitati che da anni si battono contro l’impianto, oltre alla proposta di bonifica presentata dalla Oikos, riguarda proprio la gestione di quella che potrebbe diventare una prossima emergenza spazzatura. Nella valle dei Sieli, infatti, confluiscono i compattatori proveniente da centinaia di Comuni, tra quelli già clienti dell’azienda, quelli provenienti dal Messinese (l’impianto di Mazzarrà Sant’Andrea è stato chiuso su disposizione della magistratura) e quelli della Sicilia centrale rimasti sguarniti per l’esaurimento della discarica agrigentina di Siculiana.
Lo scorso 19 settembre il prefetto ha scelto di avviare la gestione straordinaria dell’Oikos per il servizio di igiene urbana a Catania e da allora anche i cittadini dei due centri etnei chiedono l’estensione della misura, oggi arrivata. «Un plauso sincero va al prefetto di Catania per la determinazione mostrata e per la consapevolezza delle questioni in campo», riconosce il governatore Crocetta. Che annuncia: «Oggi stesso parlerò con i sindaci interessati per concordare anche con loro le strategie necessarie con la logica della responsabilità comune che dobbiamo avere in un momento cosi difficile». «La strategia è una: la chiusura». Nino Di Guardo, primo cittadino misterbianchese, è categorico.
La notizia di oggi, infatti, non fuga i timori di un possibile rinvio delle operazioni di chiusura dell’impianto. Un rischio che i comitati cittadini da tempo presentano come reale alle istituzioni e sostenuto anche dal sindaco della cittadina. «Sapevo che questa decisione era nell’aria – confessa a MeridioNews – Il punto è uno: se Crocetta pensa che potrà tenere la discarica aperta grazie ai commissari, è fuori strada. Va chiusa». Di Guardo incontrerà il presidente della Regione lunedì, «gli porterò le istanze del mio Comune, gli dirò di chiuderla e allontanarla da qualsiasi Comune».