Inizia così il ricordo di suo padre. Giovanni Domè era il portiere dello stabile in cui la sera del 10 dicembre del 1969 la mafia mise in atto uno dei più cruenti regolamenti di conti che si ricordino
«Sono il figlio di Giovanni Domè» 45 anni fa la strage di viale Lazio
Comincia così il racconto di un figlio che all’età di 10 anni ha perso un padre, perché la mafia glielo ha ammazzato. Oggi ricorre l’anniversario, il 45esimo, di quella tragica morte. Govanni Domè portiere dello stabile di viale Lazio, è una delle tantissime vittime innocenti di mafia.
«Mi chiamo Ferdinando Domè e sono figlio di Giovanni Domè» dice il figlio. Il video è stato realizzato dall’ associazione Vigliena in occasione dell’inaugurazione del Mosaico della Memoria, esposto sulla facciata esterna del Tribunale di Palermo, lo scorso 14 novembre, anniversario dell’uccisione dell’agente di Polizia Calogero Zucchetto.