Dopo la morte di un cane delle forze dell’ordine e di una volpe, stavolta è toccato al cane di un'escursionista, una veterinaria, che si è salvato. In attesa dei risultati delle analisi, il comandante del nucleo operativo Forestale Luca Ferlito dispone un blocco preventivo: «Non posso più attendere la comunicazione ufficiale», spiega
Etna, ancora bocconi avvelenati in zona Galvarina Ferlito (Forestale): «Accesso vietato a cani e bambini»
«Un altro caso di avvelenamento di un cane di un’escursionista, stamattina nei pressi del Rifugio Galvarina, mi porta a fermare al cancello del demanio Filiciusa-Milìa tutti coloro che hanno cani e bambini al seguito». Chi parla è il comandante Luca Ferlito del nucleo operativo Forestale, in seguito ai fatti avvenuti la scorsa settimana sull’Etna, della morte di un cane delle forze dell’ordine in addestramento nei dintorni di Monte Scavo e della carcassa di una volpe ritrovata vicino al Rifugio Galvarina. Per entrambi si aspettano i risultati definitivi degli esami tossicologici condotti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della sezione di Catania.
«Con una pattuglia del distaccamento di Nicolosi siano intervenuti prontamente e il cane è stato portato all’ingresso del demanio, ancora in vita. Poi, su indicazione precisa della proprietaria, un medico veterinario, abbiamo recuperato il farmaco adatto presso la Guardia Medica della stazione Etna Sud. Ce l’abbiamo fatta e il cane adesso è salvo – continua Ferlito – Tuttavia, considerati i fatti scorsi e quest’ultimo, in via cautelativa non posso più attendere la comunicazione ufficiale».
«Il rischio sanitario per tutti è troppo alto, visto anche che domani è ancora un giorno festivo e la zona sarà certamente battuta dagli escursionisti a piedi e in mountain-bike – conclude Luca Ferlito – Pertanto, ho disposto al personale di guardia all’ingresso del demanio di informare tutti sulla questione e attuare il blocco di coloro che hanno bambini e cani al seguito».
Per quanto riguarda la seconda volpe – rinvenuta sofferente nei pressi di Monte Palestra venerdì 5 dicembre e trasportata in vita al servizio di Igiene urbana veterinaria dell’Asp di Catania – il medico Giuseppe Rapisarda afferma che «la volpe è salva, ma non è un caso di avvelenamento». In attesa dei risultati delle analisi sugli altri animai coinvolti in questi giorni.