«Pronto, signora, qui i Carabinieri di Catania». Ma, a giocare alle guardie, erano invece i ladri. Per l’esattezza due uomini, già noti alle forze dell’ordine, adesso denunciati per truffa aggravata. Succede negli scorsi giorni a Linguaglossa, nel Catanese, dove una pensionata ricevere una telefonata di un finto carabiniere in servizio, dice, nella provincia etnea. Il […]
«Pronto, signora, siamo i Carabinieri», ma è la nuova truffa agli anziani. Arrestati due uomini mentre provano a lasciare la Sicilia
«Pronto, signora, qui i Carabinieri di Catania». Ma, a giocare alle guardie, erano invece i ladri. Per l’esattezza due uomini, già noti alle forze dell’ordine, adesso denunciati per truffa aggravata. Succede negli scorsi giorni a Linguaglossa, nel Catanese, dove una pensionata ricevere una telefonata di un finto carabiniere in servizio, dice, nella provincia etnea. Il sedicente militare avverte la signora della necessità di pagare una somma di denaro per evitare che sua figlia venga arrestata, dopo aver investito un minorenne. L’uomo si offre anche di passare lui stesso da casa dell’anziana, insieme a un complice, per riscuotere 350 euro e diversi oggetti preziosi.
La signora, però, capendo subito dopo l’inganno, avrebbe avvisato il figlio che, a sua volta, si è subito rivolto al numero di emergenza 112, segnalando la truffa. Da qui, si sono attivate le ricerche del comando provinciale dei Carabinieri di Messina, impegnando tutte le pattuglie disponibili sul territorio peloritano. L’auto ricercata, con i due truffatori a bordo, è stata fermata agli imbarcaderi di Messina: durante la perquisizione, i militari hanno trovato e sequestrato 11.500 euro e vari preziosi, tra cui un anello e una fede nascosti nella scarpa indossata da uno dei due uomini. Parte dei preziosi erano quelli dell’anziana signora di Linguaglossa, mentre gli altri provengono forse da simili truffe a danni di altri cittadini. I due presunti truffatori fermati, di origine campana, stavano provando a lasciare la Sicilia quando sono stati trovati, fermati e portati in caserma con la denuncia a carico.
Solo uno, purtroppo, dei tanti episodi di raggiri ai danni dei cittadini più anziani, per i quali i carabinieri conducono da tempo una campagna informativa di prevenzione che, spesso, permette di evitare il peggio. Come qualche giorno fa a Gaggi, nel Messinese, dove una signora di 95anni ha ricevuto ancora una volta la telefonata di un finto maresciallo dei Carabinieri. Stesso copione: una richiesta di denaro per evitare alla nipote della donna le conseguenze di un incidente stradale. La signora aveva già preparato i soldi da consegnare ma una vicina di casa, che aveva letto di queste modalità in una brochure informativa dell’Arma, ha fatto capire alla vittima di trovarsi al centro di una truffa.