Oggi la giunta regionale, presieduta da Renato Schifani, ha approvato il bilancio di previsione e la legge di stabilità regionale: per essere pienamente operative entrambe le leggi dovranno essere approvate dall’Assemblea regionale siciliana (Ars) entro il 31 dicembre 2024. «Con la manovra 2025-2027 – dice in una nota il presidente della Regione, Renato Schifani – il governo […]
Il governo Schifani ha approvato il bilancio di previsione e la legge di stabilità: interventi per 650 milioni
Oggi la giunta regionale, presieduta da Renato Schifani, ha approvato il bilancio di previsione e la legge di stabilità regionale: per essere pienamente operative entrambe le leggi dovranno essere approvate dall’Assemblea regionale siciliana (Ars) entro il 31 dicembre 2024. «Con la manovra 2025-2027 – dice in una nota il presidente della Regione, Renato Schifani – il governo stanzia maggiori risorse per il sistema sanitario, prosegue gli interventi a contrasto della siccità, punta all’attrazione degli investimenti, conferma gli stanziamenti a favore degli enti locali – già aumentati lo scorso anno – e sblocca le assunzioni nel corpo forestale». Schifani dice che «per il secondo anno consecutivo puntiamo ad approvare le due leggi entro la fine dell’anno, per evitare il ricorso all’esercizio provvisorio e dare piena operatività, fin dall’inizio del 2025, ai capitoli di spesa di tutti i dipartimenti». Le leggi di bilancio – sia quelle regionali che quelle nazionali – devono infatti essere approvate sempre entro la fine dell’anno in corso. Se questo non succede, si entra nel cosiddetto esercizio provvisorio, condizione nella quale l’ente in questione ha delle forti limitazioni nella possibilità di spendere le risorse; questo finché non regolarizza la sua posizione – diciamo così – appunto approvando legge di bilancio.
La legge di stabilità «vale circa 650 milioni di euro – continua la nota della Regione – di cui 550 sono stanziamenti in favore dei Comuni, delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi». A questi «si sommano i numerosi interventi contenuti nella legge di bilancio – dice la comunicazione della Regione – tra i quali il finanziamento del trasporto pubblico locale e del collegamento con le isole minori». Il governo regionale si dice deciso «a contrastare le emergenze che attanagliano la nostra regione – a partire dalla crisi idrica e dalla insufficienza del personale medico in Sicilia – e a rendere strutturali le misure per lo sviluppo e a favore delle imprese». Sempre secondo quanto riporta la nota della Regione, «tra gli altri provvedimenti finanziati dal bilancio ci sono anche il maggiore finanziamento per la sanità, che comporterà – con la compartecipazione regionale di 85 milioni di euro – una crescita del Fondo sanitario di circa 170 milioni di euro. Sempre sul tema della sanità – continua la nota – nella legge di stabilità la Regione stanzia dieci milioni di euro per incentivare la presenza dei medici nei presidi ospedalieri delle Aziende sanitarie provinciali (Asp) che presentano maggiori carenze di organico».
«Le iniziative in materia di contrasto alla siccità e per l’agricoltura – si legge sempre nella nota della Regione – valgono circa 50 milioni di euro. Si stanziano risorse per gli interventi in conto capitale per fare fronte alla crisi, per la progettazione di interventi irrigui, per la manutenzione straordinaria delle opere idriche e per gli aiuti al settore vitivinicolo. Cinque milioni – continua la nota – sono stanziati per interventi indifferibili in materia di progetti fognario-depurativo, un milione e mezzo per la pianificazione delle aree del Demanio marittimo e due milioni per finanziamenti ai Comuni per l’acquisto di scuola bus». Il governo regionale prevede «la stabilizzazione del personale Asu (Attività socialmente utili, ndr) utilizzato dal dipartimento regionale dei Beni culturali, altri interventi in materia di protezione civile e turismo e una nuova edizione dello “straccia-bollo auto”. Si ripropone, quindi, la possibilità per i siciliani di versare entro il 30 aprile 2025 la tassa automobilistica regionale scaduta e non pagata tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023, senza interessi e sanzioni».
«Nel provvedimento – dice la nota della Regione – anche una norma che prevede agevolazioni per le banche e le assicurazioni che versano in Sicilia l’imposta di bollo applicata sui conti correnti e sulle polizze». «Con il via libera alla legge di Stabilità e alla legge di Bilancio – dice l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino – il governo vara misure per il contrasto alle emergenze, rafforza i servizi ai cittadini e soprattutto gli interventi per lo sviluppo economico e la crescita della capacità fiscale della Regione». Dagnino dice che «l’istituzione di un’Agenzia per l’attrazione degli investimenti, nel disegno di legge di Stabilità, seguendo il modello di altre Regioni punta a fare conoscere agli investitori esterni le possibilità di crescita nel territorio regionale. Si tratta di una prima misura che rientra nell’ambito di un disegno organico di politiche a favore delle imprese», conclude l’assessore.
Nel frattempo oggi all’Ars si è conclusa la discussione generale sul testo del disegno di legge (ddl) sulla variazione del bilancio, la cosiddetta manovrina, che vale circa 500 milioni di euro. Domani l’aula comincerà a votare gli articoli del ddl. Le opposizioni hanno insistito affinché governo e maggioranza rinunciassero ad alcune norme, così da concentrarsi sugli articoli generali ed evitando in questo modo l’ostruzionismo della minoranza in aula. Per quanto riguarda il reddito di povertà – misura annunciata da Schifani alla convention di Forza Italia, che si è svolta il 27 e il 28 ottobre vicino Palermo – l’accordo sarebbe stato raggiunto ieri nel corso di una riunione di maggioranza. «L’emendamento a favore delle famiglie povere siciliane – diceva una nota della Regione – verrà presentato direttamente in aula, sarà una tantum (verrà erogato una volta sola, ndr) e con criteri molto stringenti per l’individuazione dei beneficiari».