Sedici anni di reclusione. È la richiesta di pena avanza dalla pubblico ministero Agata Consoli per il santone Pietro Capuana. L’80enne ex bancario è imputato nel processo 12 apostoli con l’accusa di avere abusato sessualmente di molte ragazze, anche minorenni. Violenze che avrebbe compiuto, sostenendo fossero atti di purificazione, in quanto leader della comunità della chiesa Lavina di Aci Bonaccorsi (in provincia […]
Processo santone Capuana, chiesti 16 anni di carcere per l’80enne accusato di abusi su minori
Sedici anni di reclusione. È la richiesta di pena avanza dalla pubblico ministero Agata Consoli per il santone Pietro Capuana. L’80enne ex bancario è imputato nel processo 12 apostoli con l’accusa di avere abusato sessualmente di molte ragazze, anche minorenni. Violenze che avrebbe compiuto, sostenendo fossero atti di purificazione, in quanto leader della comunità della chiesa Lavina di Aci Bonaccorsi (in provincia di Catania) all’interno della quale si era autoproclamato la reincarnazione dell’arcangelo Gabriele. Con lui sono imputate pure tre donne ritenute sue ancelle: per Fabiola Raciti la pm ha chiesto una condanna a 15 anni di carcere, mentre per Rosaria Giuffrida e Katia Concetta Scarpignato la richiesta è stata di 14 anni di reclusione.
Richieste che sono arrivate a conclusione di un’udienza, al tribunale di Catania, dedicata alla requisitoria da parte della pm. La prossima udienza, durante la quale è prevista la discussione degli avvocati delle parti civili Tommaso Tamburino e Roberto Russo Morosoli, è stata fissata per il 10 dicembre. Quella dopo – già calendarizzata per il 7 gennaio prevede la discussione delle altre parti civili, tra cui compare anche la diocesi di Acireale.
All’inizio di ottobre, il sedicente santone Capuana – tramite il suo avvocato Mario Brancato – ha presentato istanza di ricusazione contro il presidente del collegio giudicante, Santino Mirabella. Una richiesta che sarebbe nata da un post pubblicato da Mirabella sul proprio profilo Facebook che, come si legge in una nota inviata dal legale «ha creato un serio dubbio sulla sua imparzialità in questa circostanza, dove la cristianità, la cattolicità, la frequentazione della Chiesa hanno un valore particolare e da cui non si può prescindere».