«Non è un processo alle intenzioni, stiamo provando soltanto ad agire in tempo perché nessuna istituzione possa poi dire, a cose fatte: “Non ne sapevamo nulla“». E l’azione che sta portando avanti il neonato comitato spontaneo Salviamo lo Stornello è quella di tutelare l’integrità naturalistica dell’area di contrada Stornello sull’isola di Favignana. «L’ultima parte di Favignana […]
Favignana, la battaglia per salvare l’ultima area incontaminata: «Preoccupati da chi vuole comprarla»
«Non è un processo alle intenzioni, stiamo provando soltanto ad agire in tempo perché nessuna istituzione possa poi dire, a cose fatte: “Non ne sapevamo nulla“». E l’azione che sta portando avanti il neonato comitato spontaneo Salviamo lo Stornello è quella di tutelare l’integrità naturalistica dell’area di contrada Stornello sull’isola di Favignana. «L’ultima parte di Favignana che è rimasta ancora completamente natura», spiega a MeridioNews Monica Modica, che è stata assessora al Comune per anni e che adesso è tra gli attivisti del comitato appena costituito tra i residenti della zona. «Il recente interessamento per l’acquisto di alcuni lotti di terreno di grande estensione – si legge in un comunicato inviato da Salviamo lo Stornello – ha sollevato preoccupazioni tra i proprietari e gli abitanti della zona».
Preoccupazioni che nascono soprattutto dal fatto che l’interesse all’acquisto arriva da parte di una società edile con sede a Milano che è stata costituita da meno di un anno. «Nonostante le destinazioni urbanistiche previste consentano esclusivamente costruzioni a uso agricolo e residenze di campagna – spiegano dal comitato – l’eventuale acquisto ha generato dubbi sulle reali finalità della compravendita». Al momento, dunque, non ci sarebbero segnali concreti di progetti non compatibili con quell’area – che è sottoposta al vincolo paesaggistico ed è un Sic Zps (cioè un Sito di importanza comunitaria in quanto Zone speciale di conservazione) e che rientra anche nel programma Natura 2000 – ma il timore del comitato riguarda «l’eventuale realizzazione di strutture a uso diverso, che potrebbe avere un impatto devastante sull’ambiente circostante».
Un ambiente costiero ancora poco contaminato in cui si conservano specie vegetali del luogo e che, per le sue caratteristiche, viene scelto dagli uccelli migratori per nidificare. «Vegetazione e la fauna che, però – sottolineano gli attivisti – sono particolarmente vulnerabili a fattori come l’inquinamento acustico e l’aumento della densità abitativa». Per tutelare questa parte di isola, il comitato Salviamo lo Stornello, ha già inviato comunicazioni ufficiali (via pec) agli uffici comunali e regionali competenti, sollecitando l’applicazione rigorosa delle normative vigenti. «Vogliamo evitare che accada quanto già accaduto altrove come, per esempio, con l’ecomostro nell’isola di Levanzo – sottolinea Modica al nostro giornale – e agire per tempo per garantire che venga preservata la tutela ambientale dell’area». Per i prossimi giorni, è in programma un incontro del comitato con l’amministrazione comunale di Favignana.