Foto dal profilo X (Twitter) di Khorakhane

Bayesian, solo due al momento le morti certe per annegamento. Intanto arrivano conferme sul portellone della nave

Al momento la certezza clinica della morte per annegamento riguarda solo due delle sette vittime della tragedia del Bayesian, la nave di lusso affondata a largo di Porticello, nel Palermitano. Si tratta del proprietario della nave, il magnate britannico Mike Lynch e del cuoco di bordo, il canadese Recaldo Thomas. Questo secondo l’indagine parallela condotta sul disastro dalle autorità inglesi in udienza di fronte alla Suffolk Coroner’s Court di Ipswich. A esprimersi è stato il coroner Nigel Parsley, che ha parlato di «conclusione legale provvisoria».

Parsley ha sottolineato che le cause del decesso delle altre cinque vittime – inclusi Hannah Lynch, 18 anni, Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International e sua moglie Judy, i cittadini britannici di cui si occupa l’indagine d’oltre Manica – restano ancora da chiarire dato l’esito ritenuto non probante dei primi esami post mortem condotti sui loro cadaveri. Esami che, nella valutazione degli inquirenti britannici, non permettono evidentemente di escludere nel loro caso un’asfissia: nel quadro di una ricostruzione potenziale stando alla quale alcuni degli ospiti a bordo potrebbero essere sopravvissuti inizialmente all’affondamento dello scafo, grazie a una qualche bolla d’aria, salvo restare intrappolati nelle loro cabine sott’acqua e morire in seguito all’esaurimento dell’ossigeno.

Mike Brown, sovrintendente detective della Suffolk Police che collabora con il coroner nell’esame dei dati raccolti in Italia, ha peraltro precisato, nella sua testimonianza odierna in udienza, che l’orario di morte presunta di Lynch coincide con quello di sua figlia e dei coniugi Bloomer: per tutti attorno alle 5 del mattino. Nel Regno Unito si parla ancora inoltre della foto pubblicata dai media britannici della nave poco prima dell’affondamento, dove si vede il portellone dei tender a lungo indicato come causa principale del naufragio, chiuso. Una tesi confermata all’Ansa anche dal capitano della Sir Robert, l’altra imbarcazione che quella notte si trovava nel golfo di Porticello e che ha imbarcato i superstiti subito dopo il naufragio.


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